I misteri del lago Vostok dopo più di trent'anni di scavi

UN MISTERO lungo venti milioni di anni, sepolto sotto i ghiacci del Polo Sud 1. E' quello racchiuso nel lago Vostok, subglacialegrande come l'Ontario, lungo quasi 250 chilometri e largo 50, profondo 1000 metri, il più grande dei 70 bacini sotto il Polo sud. Forse gli strati che ricoprono il lago sono più recenti, 12mila anni circa. Ma tradotti in misure, equivalgono comunque a tre chilometri e oltre di spessore glaciale, che le trivelle russe impegnate nella spedizione hanno finito di perforare oggi, dopo trent'anni di lavori. La zona di Vostok è ammantata di mistero oltre che di ghiaccio, da sempre. Non ultima la sparizione del team di scienziati impegnati nei lavori in questi giorni, riapparsi improvvisamente dopo una settimana di comunicazioni interrotte. E  la vera avventura comincia adesso, perché fare luce sui misteri del lago, l'ambiente che lo circonda e le sue anomalie potrebbero rappresentare per la scienza un episodio non distante per importanza dalla conquista della Luna negli anni 60.



LE IMMAGINI 2


Misteri e anomalie. L'enorme bacino subglaciale, scoperto negli anni 70, nasconde un tesoro tutto da stimare per quantità e qualità. Di sicuro c'è che l'acqua che contiene è purissima, incontaminata dall'ambiente terrestre, e così è rimasta per venti milioni di anni. L'ecosistema è quindi quello di quell'epoca, con tutto ciò che può comportare per forme di vita vegetali, animali, microbiali. Ma c'è molto di più. Il lago è sovrastato da una cava di ghiaccio, che contiene ossigeno e esercita pressione. A questo si aggiunge la temperatura dell'acqua, che verso la superficie è più fredda, ma che in alcune zone arriva intorno ai 30 gradi. Un posto piacevole per nuotare, se non fosse tremila metri sotto l'Antartide. Il fenomeno viene spiegato con un'ipotesi suggestiva: il bacino che ospita il lago sarebbe in una zona in cui la crosta terrestre è più sottile, da qui l'acqua temperata. E a questo punto si aprono gli scenari più incredibili. Quali forme di vita contiene il lago, che tipo di ambiente è? E comunque la si metta, si tratta di forme di vita da noi oggi considerabili completamente aliene, al mondo di oggi e al nostro ambiente. Tanto che la scienza considera Vostok come un campo di allenamento per comprendere Europa, satellite di Giove dalla composizione ambientale molto simile a questo tesoro chiuso nello scrigno dell'Antartide.

I pericoli del mondo perduto. Il bacino del lago Vostok potrebbe essere un vero e proprio endopianeta, un mondo sconosciuto e autonomo all'interno del pianeta Terra, rimasto a venti milioni di anni fa. Secondo ipotesi non prive di fascino, il ciclo dell'acqua potrebbe essere completo, la conca della caverna ospitare fenomeni meteo, piogge e temporali e spostamenti d'aria. E forse forme di vita complesse. Sicuramente, ci sono forme di vita batteriche. Un aspetto che crea più di un problema, perché il nostro mondo e quello dimenticato del lago Vostok potrebbero essere incompatibili. Un agente proveniente dalla Terra potrebbe contaminare e sterminare la biologia del lago in pochi minuti. Così come un agente proveniente dal lago, sconosciuto per il nostro ambiente e potenzialmente pericoloso potrebbe provocare problemi imprevedibili per tutto il pianeta. Per questo nell'opera di scavo, il team russo ha prestato attenzione totale al pericolo di contaminazione biunivoca. L'acqua da analizzare proveniente dal lago sarà prelevata creando un foro attraverso cui la pressione spingerà il liquido in alto. Si attenderà quindi il ricongelamento e poi verranno presi i campioni. Naturalmente il momento del taglio del ghiaccio per praticare il foro è quello più delicato, quello in cui il nostro mondo e i nostri batteri entrano in contatto con un universo misterioso intrappolato da milioni di anni. 

Attività magnetica inspiegabile. Ma i misteri di Vostok non sono finiti. Ce n'è un altro, ugualmente importante ma dai contorni ancora meno definibili. Nella zona sud-occidentale del lago, i team di ricerca hanno individuato e verificato per anni la presenza di una fortissima anomalia magnetica, ritenuta di origine inspiegabile, che si estende 105km per 75. Alcuni ricercatori pensano che anche questo fenomeno sia da attribuirsi all'assottigliamento della crosta terrestre in quel punto. Ma alcuni rilievi effettuati da rilevatori sismici hanno individuato la presenza di un elemento metallico di forma circolare o forse cilindrica che appare  dal diametro molto esteso, alla base del lago. L'ipotesi è che possa essere questa non specificata struttura a generare l'alterazione di 1000 nanotesla nel campo magnetico di una zona così estesa. Un elemento che ha aperto scenari da X-Files, che vedono già i sostenitori della presenza di un gigantesco Ufo seppellito di ghiacci, contro chi parla di un elemento meteorico. 

 
NB: immagine di dubbia origine N.d.Simplicio

Di certo c'è che la forma dell'oggetto misterioso appare particolarmente regolare, e che l'agenzia nazionale per la sicurezza degli Usa (NSA) ha perimetrato la zona, secretato le comunicazioni sull'area e decretato il divieto di accesso per chiunque, per "evitare contaminazioni". 
Cosa nasconde il lago e in che modi e tempi la scoperta inciderà sul pianeta Terra è tutto da vedere. Vostok è stato appena raggiunto, e i misteri che contiene prima o poi arriveranno in superficie. 

dal sito

http://www.repubblica.it/scienze/2012/02/06/news/antartide_i_misteri_del_lago_vostok_raggiunto_dopo_trent_anni_di_scavi-29442183/?ref=HRERO-2
Sono già passati 18 mesi, da quanto le trivelle hanno raggiunto il lago Vostok, in Antartide, ad oltre 3 Km. di profondità.

Da allora, la Base Vostok è stata sigillata dalla N.S.A.(l'Agenzia per la Sicurezza Nazionale Usa), e tutte le informazioni sono state secretate.
Ma forse è possibile farsi lo stesso un'idea di quello che gli scienziati potrebbero avere scoperto.


video parte 1


video parte 2


L'anomalia magnetica del lago Vostok




Gli unici aggiornamenti ufficiali dopo che è stata sigillata la base,sono del 2013 pubblicati.

Un team di scienziati russi è riuscito a raggiungere le sue acque e tramite l'utilizzo di un prelevatore sono riusciti quindi riportare in superficie alcuni campioni dell'acqua. Le prime analisi effettuate fanno chiarezza sulla presenza di frammenti di materiale genetico, con il DNA appartenente non solo a microbi, ma anche a forme di vita decisamente più complesse.
Complesse come ad esempio una pulce d'acqua, un mollusco, o forse addirittura qualcosa legato in un certo qualmodo ad un anemone di mare. Inoltre alcune sequenze genetiche sembrano persino simili ai parassiti e ai batteri che solitamente vivono all'interno dei pesci o dei crostacei.
Tuttavia ciò che lascia ancora perplessi è la difficoltà ambientale che caratterizza le acque del lago; è infatti troppo profondo, per poter ospitare forme di vita complesse.
Alcuni microbiologi infatti sostengono che i ricercatori russi siano venuti a conclusioni troppo affrettate.
 C'è ancora molto da scoprire dunque, i misteri che circondando la storia del lago Vostok vanno avanti, chissà se finalmente si riuscirà ad arrivare ad una conclusione.

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