Quante volte si pratica Reiki su se stessi?

Quante volte si pratica Reiki su se stessi?





In occidente è abbastanza tipico l’approccio di aspettare che si presenti un sintomo o un evento e tentare di conseguenza di risolvere il problema.

Purtroppo non è affatto stata assorbita la cultura della prevenzione e questo crea, laddove si presenti un disagio, un lavoro doppio molto faticoso.

In Oriente l’approccio tradizionale per la salute e il benessere è “prevenire è meglio che curare”, in modo da concedersi reiki regolarmente anche quando ci si sente bene.

Trattandosi con reiki regolarmente si possono mantenere la mente e il corpo in condizioni ottimali e ci saranno meno probabilità di andare fuori equilibrio.

Se qualcosa di imprevisto dovesse verificarsi, ad esempio un incidente o un conflitto relazionale, il corpo sarà più forte per contrastare l’agente esterno e la guarigione avverrà più rapidamente.

Anche se non è possibile gestire un trattamento completo ogni giorno, di solito c’è un po’ di tempo da passare con le mani su se stessi con l’intento di darsi reiki!

Un auto – trattamento completo su di se oppure meglio ancora una sessione regolare di Reiki dato da qualcun altro (così si può veramente rilassarsi e e goderne!) ogni giorno, è l’ideale.

Infine bisogna ricordare che si riceve reiki anche quando si da reiki ad un’altra persona. Più trattamenti si fanno sugli altri meglio è!
Fare trattamenti reiki ad altre persone aumenta l’esperienza e la sensibilità per il reiki in modo da poter diventare un praticante di reiki migliore, oltre a mantenere se stessi in condizioni ottimali!

Master Reiki
Giuseppe Boccia

1 commento:

  1. io provo a mettere le mani sul petto e sull'addome di mio padre e quando lo faccio emergono ricordi e sensazioni. Tipo come la ricapitolazione di castaneda però su di me ho difficoltà a farlo
    la magia sta nel respiro

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