Anime gemelle, fiamma. l'incontro con obiettivo diverso!


Le Anime Gemelle, fiamma incontrano con biglietti verso destinazioni diverse



A volte, il caso crea opportunità meravigliose che ci permettono di conoscere quelle anime gemelle, quegli esseri perfetti, che regalano nuovi sentieri alla nostra vita e ci danno luce. Sono anime che si trovano ad esistere nel medesimo momento che noi, con le quali condividiamo un breve frammento di tempo; passiamo mesi o anni indimenticabili, ma poi tutto e crolla come un castello di sabbia spazzato via dal vento.
Vi sembrava il partner perfetto, ma, per circostanze diverse, nulla si è potuto realizzare
Vi siete incontrati sullo stesso binario della vostra vita, ma avevate biglietti per destinazioni diverse. 
Talvolta, l’amore non è sufficiente per mantenere una relazione, nonostante quell’anima incontrata sia il riflesso della vostra. Capita che ci siano complicazioni inconciliabili o costi fisici ed emotivi troppo alti da sostenere. Ci sono amori impossibili che ci fanno vivere frammenti di tempo perfetti, fugaci e intensi, ma che, sin dal principio, hanno incisa la data di scadenza.

L’importanza di rischiare e sperimentare nella vita



Una vita senza rischi e decisioni è una vita non vissuta
È possibile che sappiate sin dall’inizio che certe esperienze possano implicare un alto costo, che siate consapevoli che uscire dalla zona di comfort, cioè dal vostro nido sicuro, vi farà vivere l’incertezza del “non sapere cosa accadrà”.
Forse siete coscienti che correrete il rischio di commettere svariati errori. Rischiare significa perdere l’equilibrio, ma a ogni passo impariamo a rialzarci dalle cadute e a ricominciare a camminare con più sicurezza. Accade la stessa cosa nelle nostre relazioni affettive, nelle quali nessuno dispone di un manuale perfetto; nessuno viene al mondo maestro di un amore privo di sofferenze. È per questo che è importante capire i concetti qui esposti.

L’importanza di rischiare in amore


Ci sono volte in cui lo sappiamo perfettamente. Qualcosa dentro di noi ci dice che quella relazione non durerà, che ci farà soffrire, che sarà breve e doloroso. Quindi, commettiamo forse un errore se rischiamo?Assolutamente no, se conosciamo i limiti e facciamo attenzione a proteggere la nostra autostima.
L’amore è un’avventura che merita di essere vissuta; se decidiamo di scartare quest’opportunità, è molto probabile che rimpiangeremo per il resto della nostra vita il fatto di non aver rischiato, di non aver percorso quel binario correndo fino a perdere il fiato, per abbracciare quella persona.Quel che succederà dopo non lo sa nessuno; sia che si tratti di un amore che dura per tutta la vita, sia che il finale provochi più sofferenza che felicità, ne sarà valsa la pena.
Il tempo vissuto è apprendimento, è tempo in cui vi siete appassionati, avete riso e avete pianto. Le ferite che si creeranno poi, verranno curate dalla quotidianità; senza dubbio, è più doloroso pentirsi di non aver rischiato, che ricordare un amore finito male.
Questo è il libro della vita e, in quanto tale, dobbiamo scriverlo giorno per giorno. Non esiste amore senza rischio, colui che non si avventura non vive, colui che non si sforza non ottiene ricompensa. Anche se la relazione con l’apparente anima gemella non durerà, potete star certi che quell’amore rimarrà tra i vostri ricordi per il resto della vostra vita.

capire se qualcuno sta mentendo


Noah Zanden spiega in un TED Talk come capire se chi parla o comunica con voi vi sta mentendo, e cita l’esempio di persone famose che hanno notoriamente mentito, da Bill Clinton a Reagan a Lance Armstrong. Il suo discorso si sviluppa in quattro punti, sui quattro comportamenti linguistici che accomunano chi mente:
1. I bugiardi si riferiscono poco a se stessi, quando mentono. Parlano di più degli altri, spesso usando la terza persona o raccontando le cose in modo impersonale per distanziarsi e dissociarsi dalla loro bugia («In quella casa non è stata organizzata nessuna festa»)
2. I bugiardi tendono a essere più negativi, perché a livello subconscio si sentono in colpa a mentire. («Mi è morto il telefono, funziona da schifo, lo odio.»)
3. I bugiardi tendono a dare spiegazioni semplici perché gestire una storia complessa (se inventata) è molto più difficile.
4. I bugiardi tendono a usare una struttura involuta mentre raccontano: periodi con molte subordinate, non lineari.
(Sottotitoli in italiano da attivare)

Ci vuole un tocco delicato per sfiorare chi soffre... ci vuole una forte presa per poterlo aiutare!



Ci vuole un tocco delicato per sfiorare chi soffre...


ci vuole una forte presa per poterlo aiutare!

Pensieri... di G. Boccia



Perché sono importanti le relazioni?
La mia esperienza mi portato a vedere che a volte le parole non sono abbastanza, ed ecco che entrano in gioco i colori, la musica, i respiri...
Quella cosa che si chiamano "emozioni!"..
G. Boccia

Vedo un mondo che preferisce non sentire e poi viene travolto dalla forza delle loro emozioni..
Basterebbe cosi poco... a NON giudicarsi e viverle quelle emozioni!
G. Boccia



Per aprirsi al mondo esterno, agli altri.
Io credo che sia questo lo scopo della vita sia rendere le persone libere di dimenticare un po’ se stesse.
Di staccarsi dai bisogni.
Da ciò che ci ha ferito.
E trovare gli altri dentro di Noi.
Trovare il cuore...
G. Boccia


Felicità che intravvediamo in Noi.
Serve per misurare quanto buio c'è intorno.
G. Boccia



L'Amore non mi riesce di dare all'amore una colorazione intensa ...
alla fine sono solo parole...
Preferisco collegarlo ad un semplice "voglio"...
E a volte ma solo a volte è anche bello non sapere perché' " vogliamo "...
G. Boccia


Ognuno di noi cambia, muta, migliora o peggiora .
Dipende dalla Consapevolezza e dalla sensibilità individuale nel rapportarsi alla realtà .
La vita scorre a volte come un tumultuoso torrente, altre forma cascate pericolose, a volte si ferma in una pacata e calma ansa....
Ma resta sempre la nostra esperienza senza la quale il cuore sarebbe poco o nulla.
G. Boccia


Per quanto riguarda l'amore voglio dargli un'accezione romantica, 
non ha confini va al di lá del bene e del male..
G. Boccia


Mi piace guardare gli occhi...
Mi innamoro sempre degli occhi di alcune persone..
Mi perdo nei loro sguardi solo per un istante, per ritrovarmi in un sorriso.
Parlare con gli occhi, non ci sono mai errori...
Gli sguardi sono frasi perfette...
G. Boccia


nella mia follia, mi piace ricordargli al mio cuore:
"che è bello averti tra le mie parole, tra i miei pensieri, tra le mie burrasche e spazzi d'amore..."
G. Boccia

Rispondendo alle vostre domande: Ci sono delle ferite più profonde che non si riesce ad uscirne?


Rispondendo alle vostre domande:
Ci sono delle ferite più profonde che non si riesce ad uscirne?
In realtà non ci sono ferite più profonde o meno profonde, è un’illusione della mente.
Qualsiasi esperienza provoca un onda nel corpo e nella psiche. La durata dipende solo dal nostro atteggiamento mentale.
Se non abbiamo accettato che le cose siano andate così, non siamo stati disponibili a cedere, a farci travolgere dal dolore, si resta in un loop.
Spesso addirittura, ci rifiutiamo di vedere che l'evento, la relazione, era distruttiva per Noi stessi.
La mente riesce a nascondere il ricordo delle cose che non funzionavano nel rapporto o nell'evento aggrappandosi su un altare ben costruito.
Per questo si resta in un loop, o altre volte si ricrea l'evento o la relazione con persone diverse ma sempre distruttive.
In questi casi il dolore diventa una ragione di vita.
Quando il dolore arriva è meglio permettergli di prendere posto nei nostri pensieri, di occupare la mente totalmente. Solo così può compiere la purificazione e diventando una buona occasione di rinascita.
Cercate di capirmi, non dico di rimuginare sugli errori passati, sui rimpianti e sui rimorsi, questo è solo un loop, che è distruttivo.
MA di osservarsi mentre si vive, ciò che accade in noi stessi.
Una volta svolto il suo compito l'onda emozionale si scarica, in quell'istante è l'inizio per guardare ciò che ci piace. Iniziare anche da piccoli passaggi, a volerci bene in azioni costruttive.
Il secondo passaggio una volta che l'onda è passata, e di realizzare che è stata un esperienza per portare un nostro stato nascosto in superficie. Una ferita adolescenziale che era bloccata inconsciamente.
Cosi si realizza che l'evento ci ha portato a vivere e sbloccare un trauma che aveva dentro, che è giunto il momento di portarlo nel cuore, e lasciarlo andare.
La terza è ultima fase e di amare ciò che è accaduto, poiché ci ha portato consapevolezza di Noi stessi.
G. Boccia

Il “muscolo dell’ Anima” potrebbe essere la causa delle tue ansie e paure

L’ ileo-psoas è un muscolo potente e spesso viene indicato come il centro più profondo o, come afferma la regista e terapista yoga Danielle Olson, il “muscolo dell’Anima”. Questo muscolo stabilizzatore, situato vicino all’osso dell’anca, influisce sulla mobilità, l’equilibrio strutturale, la funzione dei legamenti, la flessibilità e molto altro. Oltre a queste funzioni che aiutano a mantenere il corpo eretto e in movimento, l’ileo-psoas ti permette di essere connesso con il momento presente, specialmente quando è disteso e le tesioni sono scaricate dal corpo.
La ricerca indica che l’ileo-psoas è vitale per il nostro benessere psicologico oltre che per la nostra salute strutturale. Liz Koch, autrice del libro Il Libro dello Psoas afferma che questo muscolo “letteralmente incarna il nostro desiderio più profondo per la sopravvivenza e, a un livello ancora più profondo, il nostro naturale bisogno di prosperare”.
È possibile migliorare notevolmente la nostra salute fisica mentale preoccupandoci di mantenere l’ileo-psoas il più possibile disteso e in salute.


L’Ileo-psoas è il muscolo principale associato con la stabilità fisica. Si allunga dalle gambe fino alla spina dorsale ed è l’unico muscolo a collegarle. Esso si estende dalla vertebra T12, scende lungo le cinque vertebre lombari, prima di attaccarsi all’inizio del femore.
Dove si trova l’ ileo-psoas?

Oltre a essere collegato alle gambe e alla spina dorsale, l’ileo-psoas è connesso anche al diaframma. Il respiro è modulato dal diaframma, che è anche la sede dove si manifestano molti sintomi fisici associati con la paura e l’ansia. Koch crede che sia dovuto al legame diretto con l’ileo-psoas e con la parte più antica del nostro tronco cerebrale e del midollo spinale : il cervello rettiliano.
Secondo Koch“Molto prima che il linguaggio o la capacità organizzativa delle corteccia si sviluppasse, il cervello rettiliano, conosciuto per il suo istinto di sopravvivenza, ha mantenuto il nostro centro essenziale in funzionamento”. Il modo in cui viviamo oggi, costantemente di fretta, in competizione e rivolti al successo a ogni costo, mette il muscolo psoas in un costante stato di allerta (“fight or flight” in inglese).


Proprio a causa di questo costante stato di allerta il muscolo Psoas è stressato e teso, più o meno dalla nascita. Come nota Koch
 “questa situazione è esacerbata da molte cause nella nostra vita moderna, dai sedili delle auto ai vestiti troppo trestti, dalle sedie alle scarpe che spostano tutta la nostra postura, limitano i nostri movimenti naturali e quindi comprimono l’ ileo- psoas”.Questo stress cronico causato al suddetto muscolo può causare molti problemi, come dolori alla schiena, ai fianchi o alle ginocchia fino a problemi digestivi e disfunzioni respiratorie. Può essere anche il motivo del perché molte persone soffrono di dolori fisici cronici.Problemi collegati con lo stress cronico dell’ Ileo-Psoas

Il corpo fisico non è l’unica parte che soffre a causa dello stress dell’ ileo-psoas, che è molto più di un semplice muscolo deputato alla stabilità strutturale. Esso influenza ogni elemento della nostra vita, da come ci sentiamo a come guardiamo il mondo e anche come trattiamo gli altri. Una varietà di problemi sono stati associati con uno stress cronico dell’Ileo-Psoas: può avere un effetto negativo sul tuo stato emotivo, avere un impatto sulle relazioni interpersonali e influenzare il tuo appagamento generale nella vita. La consapevolezza che questo muscolo debba essere rilassato e sano è importante per il vostro benessere emotivo, tanto quanto quello fisico.
Sia che tu soffra di mal di schiena o di ansia, di tensione alle ginocchia o spossatezza, c’è una buona possibilità che l’ ileo-psoas contratto stia contribuendo ai tuoi dolori.

Paura e Psoas

La paura è un’emozione che si manifesta nei modi più strani e può “bloccarsi” nel corpo, causando tensioni sia fisiche e che emozionali.
Ristabilendo l’equilibrio del muscolo ileo-psoas è probabile che tu riesca a sciogliere queste tensioni represse. Questo può avere un profondo effetto sul rilascio di paure infondate nella vita, migliorando il benessere fisico ed emotivo. Oltre ad avere meno dolori e tensioni muscolari sentirai un grande senso di pace.

Saggezza Antica per Tempi Moderni

Lo Yoga ci mostra esplicitamente come gli antichi maestri avessero compreso l’importanza di rilassare il muscolo psoas contratto. Le posizioni Yoga (asana), praticato ovunque nel mondo, puntano a rilassare e allungare questo importante muscolo, donando un nuovo benessere ed equilibrio all’intero corpo. Con una pratica costante potrai ottnere immensi benefici a lungo termine.
Lo Yoga è anche un buon modo per scoprire l’attuale situazione dell’ Ileo-Psoas. Ci sono alcune posizioni, come quella dell’albero (Vrksasana), che non possono essere praticate correttamente se questo muscolo è contratto. Se stai praticando un’ asana in piedi o da seduto e senti tensione nelle ginocchia o nella zona lombare o in entrambi c’è una buona possibilità che il tuo ileo-psoas sia contratto e abbia bisogno della tua attenzione.

IL FILM SAMSARA


NASCITA, MORTE, RINASCITA, UN CICLO: IL FILM SAMSARA

Toglie il fiato, trasporta nel ciclo immenso della nascita, della vita e della morte. Samsara è un film di 102 minuti senza parole, solo musica, girato in 25 paesi per 5 anni. Un capolavoro che rende umani tra gli uomini.

Nascita, morte, rinascita, un ciclo: il film Samsara
Samsara è una parola che in sanscrito significa “l’inarrestabile ciclo della vita” ed è il punto di partenza dei due autori di questo film, girato in cinque anni in 25 paesi. Il regista Ron Fricke e il produttore Mark Magidson sono riusciti a condensare in 102 minuti di immagini e musica la suggestione e l’immensità di terre sacre ma anche le tragedie nelle zone dove si sono consumati disastri ambientali, la velocità e la schizofrenia del consumismo e della produzione intensiva per un pianeta “intensivo”, così come le meraviglie naturali di luoghi incontaminati. Quello che Samsara fa è esplorare le meraviglie del nostro mondo, dal mondano al miracoloso, toccando le profondità della spiritualità umana e raffigurando le esperienze tradotte nella realtà materiale. Più che un documentario, Samsara funzione come una meditazione guidata, rivela le essenze, ci illumina sul legame tra l’umanità e la natura, ci mostra il ciclo della vita e della morte nella sua meraviglia così come nella sua crudeltà, prova a raccontare il ritmo di un pianeta ma anche il ritmo degli uomini che lo abitano.
Notevoli anche le immagini sulla produzione industriale del cibo, che mostrano fasi e luoghi che solitamente rimangono nascosti, come la fabbrica danese che utilizza un bizzarro quanto sconvolgente veicolo per rastrellare i polli negli allevamenti mandandoli alla lavorazione. Poi si vedono le linee automatizzate a Changchun in Cina dove lavorano migliaia di operai per ripulire le carcasse e ancora migliaia di operai cinesi su linee di assemblaggio. E ancora le immagini di dozzine di mucche a Fresno in California bloccate con un giogo di metallo su una struttura rotante, obbligate a mangiare in continuazione. Immagini sono state girate anche sull’isola di Java in Indonesia in una isolata miniera di zolfo dove i minatori si arrampicano su sentieri ai bordi di un vulcano e portano ceste sulle spalle piene del minerale. Poi ancora a Manila  dove folle di persone, giovani e vecchi, si accalcano sui detriti per cercare qualcosa di valore da raccattare. Samsara racconta anche la “fabbrica città” del sud est della Cina, l’EUPA, che impiega 17mila lavoratori. E' come leggere e ascoltare uno spartito perfetto.
Un’esperienza da fare. Il film si può anche acquistare sul sito ufficiale.

Rispondendo alle vostre domande: Come puoi essere felice?


Rispondendo alle vostre domande:
Come puoi essere felice?
Sto sorridendo poiché questa mattina anche il giardiniere del Bangladesh, che lavora al bar dove vado mi ha detto:
Tu, sei diverso... 
-Io: Perché?
-Lui: Tu, sempre con sorriso...
sempre buono...
-Io: cosa ho di differente?
-Lui: i tuoi occhi sorridono...
-Io: ho ringraziato.. e chiesto: fa piacere?
-Lui: si, grazie.
Un altra esperienza della mia follia...
Comunque semplicemente che io sia felice o no, dipende da una scelta.
Sono Io che decido ciò che sono...
Non qualcosa di esterno.
Se l'essere felice in ogni situazione e in ogni momento della vita, dipendesse da qualche persona, o circostanza.
Sarei in guai seri.
Tutto ciò che esiste in questa vita, cambia continuamente.
Nulla è permanente...
se No, sarebbe una noia.. mortale!
Siamo qua per fare un'esperienza emotiva... riportando la coscienza nel Cuore.
Le persone, le ricchezze, il mio fisico, i piaceri, il sesso, una relazione, ecc. Sono solo esperienze...
La loro positività o negatività è la Tua mente che le da...
Tramite delle memorie acquisite nell'infanzia.
Attraverso tutta la mia vita, ho visitato praticamente TUTTO il mondo... per lavoro o per fare percorsi... studi, ecc.
Quello che ho imparato è semplicemente che la felicità e ME!
E già in VOI.
Decidi TU, di essere felice e il resto è ' esperienza '.
G. Boccia

I NEMICI DELLE ANIME GEMELLE


I NEMICI DELLE ANIME GEMELLE
Ma perché tutto questo avviene?
Chi ha interesse a separare le Anime Gemelle
convogliando su di esse ostacoli e anime intrusive?

L’ Unione gemellare, o Coppia Divina, rappresenta una tremenda fonte produttrice di Luce. Le forze che si sviluppano dalla compenetrazione dei rispettivi Corpi di Luce sono di molto superiori persino a quelle che si sviluppano tra anime compagne risvegliate e che lavorino in comunione a formare vortici ascendenti.
E’ un campo di potenza inimmaginabile, la cosiddetta Terza Forza, o Trinità, ben conosciuta in tempi antichi ed utilizzata in templi appositi, derivante dalle parti animiche comuni e compenetrate dei due gemelli, che non sono mai veramente separati sul piano energetico, come i gemelli siamesi sul piano fisico. La Terza Forza è in grado di aprire portali dimensionali e stabilire ponti eterici con Esseri Superiori, che porterebbero la Terra fuori del campo di influenza vibratoria delle Forse Oscure.
Se un numero sufficiente di Coppie Sacre lavorasse consapevolmente a questo, l’ Ascensione terrestre sarebbe già una realtà.
Per questo le Anime Gemelle sono il nemico giurato delle Forze Oscure, che da eoni si adoperano per separarle, neutralizzarle e distruggerne il potere fino al punto di cancellarne ogni nozione e ricordo nella coscienza dell’ Umanità.
Per questo le nozioni sulle Fiamme Gemelle sono tanto scarse, manipolate, incerte e confuse.
E’ di solito un gruppo di Maestri Ascesi ad individuare una serie di anime compagne giunte ad un grado sufficiente di consapevolezza, per formare un gruppo capace di praticare insieme il primo livello di transfer energetico, quello di supporto ad altri umani, cioè le cure a distanza.

Tra queste, di solito, una coppia di Fiamme Gemelle diviene il fulcro e catalizzatore dei restanti componenti. Fulcro e catalizzatore non significa la vecchia leadership basata sul potere, ma solo che le due Fiamme sostengono un nucleo di frequenze vibratorie in grado di supportare l’energia del gruppo stesso.
Di solito è questa coppia che coordina le attività dei gruppi di condivisione della Maestria, all’interno dei quali però deve essere praticata una rotazione nella gestione degli scambi di esperienze tra tutti i componenti.
Molte Fiamme gemelle sono antichi custodi di vortici, cioè custodi e riattivatori di luoghi sacri o luoghi di forza, che poi non sono altro che portali dimensionali da cui collegarsi alle energie superiori dei Maestri Ascesi e del Creatore.
Spesso le Fiamme Gemelle sono state anche custodi e operatori di cristalli e ancora mantengono informazioni e memorie sull’utilizzo delle energie cristalline. La riattivazione e posa di questi cristalli si accompagna spesso ai lavori sui portali.
Al di sotto di questi compiti generali stanno poi innumerevoli compiti più individualizzati che sfruttano i talenti, spesso fuori del comune, delle anime gemelle.
Altri ancora lavorano insieme a progetti artistici, nei più svariati campi, della musica, dell’arte, della comunicazione. Ma sempre al fine di supportare il risveglio spirituale.

Vi sono persino Fiamme Gemelle, e questo è avvenuto spesso nei tempi antichi, che devono dare la luce ad anime particolarmente evolute, a dei cosiddetti Avatar, come Gesù, Krishna, ecc., che non potrebbero incarnarsi in corpi umani al di sotto di una certa soglia vibrazionale.
Ma questi sono casi più rari.

L’intimità animica e fisica sublima la sessualità terrestre in una circolazione fluidica che unisce fisico ed eterico, distruggendo l’ illusione della Separabilità e permettendo l’esperienza fusionale ed estatica dell’Unità nella Trinità, un triangolo ideale alla cui base stanno le due Fiamme Gemelle e, al vertice, Dio.
Simbolo di questa Entità è la Stella a sei punte, simbolo anche della fusione degli opposti, maschile e femminile, nell’unico Essere Androgino.

L’ Amore Vero o Amore Completo tra anime ascese è paragonabile, infatti, ad una Terza Entità, ad un essere generato, un Archetipo, che si unisce ai Due e genera un Uno che trascende la Dualità.
Quando due Fiamme Gemelle e più anime compagne si uniscono in intimità animica si formano schemi di luce ancora più potenti, mandala e vortici ascendenti di una bellezza e splendore impareggiabili che innalzano la frequenza vibrazionale anche di vaste aree terrestri.

Documenti tibetani aprono a teorie ai limiti della fantascienza


Atlantide distrutta dall’atomica 10.000 anni fa? 

Documenti tibetani aprono a teorie ai limiti della fantascienza

Rispondendo alle vostre domande: Perché nella relazioni ci si ritrova sempre con odio o tradimenti?


Rispondendo alle vostre domande:
Perché nella relazioni ci si ritrova sempre con odio o tradimenti?
Nelle relazioni d'Amore, l’amore ha una forza potentissima. 
Se non abbiamo fatto un cammino interiore per risolvere le fratture interiori, la relazione che attraiamo e karmica, e se non sappiamo come usare questa forza, cadiamo facilmente vittima delle sue potentissime distorsioni dolorose.
Porta a galla ciò che teniamo nascosto nell'inconscio...
L’amore ha una energia fortissima e quando ci investe smuove ogni nostra parte, sbloccando emozioni represse, le nostre parti oscure.
Porta in superficie aspetti di noi che l'inconscio disperatamente cercando di tenere nascosti. Quando questi emergono nell'incontro e nel rapporto, spesso facciamo muro ed accusiamo l’altro e l’amore di essere causa dei nostri mali!
La parte del subconscio invece nel tentativo di colmare un nostro bisogno, è attratta da quelle relazioni, ma vengono però attuate dinamiche che non sono quelle giuste e che spesso ci arrecano danno, se non comprendiamo che è un'esperienza per vedere le nostre ferite interiori.
In ogni relazione c'è l'esperienza sia dell'Amore che la TUA...
Sei Tu, in seguito a darle il giusto valore...
UN abbraccio da cuore a cuore
G. Boccia

INTERPRETARE LA FIAMMA DELLE CANDELE


COME INTERPRETARE LA FIAMMA DELLE CANDELE
Molte volte succede che le candele usate per rituali o semplicemente accese per una purificazione assumono forme e comportamenti tali che destano la nostra curiosità.
La cosa può apparire un po’ semplicistica, ma nel procedere a un rituale, accade spesso che le fiamme delle candele si comportino in maniera strana, rifiutino di rimanere accese o vacillano, oppure agiscono in maniera diversa, senza che nulla sembri per questo influenzarle. Per altro esse possono essere condizionate dall’interazione della fiamma con le energie presenti.

L'Amore



L'Amore è quel qualcosa forte come un albero, 
sensibile come un fiore...

G. Boccia

Rispondendo alle vostre domande: Chi fugge in amore? di G. Boccia


Rispondendo alle vostre domande:
Chi fugge in amore?
La verità è che non gli piaci abbastanza?
La realtà è diversa...
L’identikit di chi fugge, è il ritratto di una persona che non sa amare.
Non ha importanza se gli piaci abbastanza, o com'è il tuo carattere.
Scappare, tradire, è segno di un’incapacità relazionale.
Possono essere molte e diverse le motivazioni per le quali una persona si comporta in questo modo, ma sempre basate alle sue ferite incoscienze, che lo porta a fuggire, o tradire, di fronte ai sentimenti.
Può essere la paura di mettersi nelle mani di un’altra persona, di fidarsi di qualcuno, di sacrificarsi o di limitare la propria libertà.
Può essere il non accettare le proprie emozioni e i propri sentimenti così come il bisogno di controllare tutto.
Può essere il narcisista o il borderline, o una persona con il gusto di essere semplicemente cercati. Di sapere che l’altro ci vuole, ci desidera, ci brama. E infine, ci ama.
Quindi un Amore malato...
Chi fugge ? "Chi non si sa amare".
L'Amore relazionale e una fusione, tra due individui.
Anche tra due caratteri totalmente opposti...
G. Boccia

Donne e e la paura di non essere amati, amore bordeline.

Il disturbo borderline e la paura di non essere amati

Il disturbo borderline e la paura di non essere amati

Come è noto, allo stato attuale, si registra un'espansione incessante dei disturbi di personalità, tra i quali il disturbo di personalità borderline.
Oltre ad una maggiore attenzione da parte dei clinici, che ha trovato ampio sviluppo negli ultimi tempi, possiamo dire che tale fenomeno sia condizionato non solo da fattori di ordine psicologico, ma anche di ordine psicosociale. Nel momento storico attuale, l'incertezza, la precarietà, l'instabilità sono diventati parametri prevalenti che trovano esplicazione in tutte le aree del vivere sociale, e che si riflettono soprattutto nelle dinamiche interpersonali dando luogo a relazioni superficiali dove lo spazio per la riflessione, il significato per le relazioni umane trova ormai poco spazio.

Borderline = narcisismo
Come tutti i disturbi di personalità il disturbo borderline è una malattia del narcisismo:
la relazione oggettuale rimane centrata sulla dipendenza analitica dell'altro, ciò presuppone la necessità di appoggiarsi all'altro ponendosi in una condizione di gratificazioni e mettendo in atto continue manipolazioni.

Il soggetto borderline si consuma nel tentativo di stabilire relazioni esclusive in cui il rischio di abbandono non sia contemplabile, ma una volta raggiunta l'intimità, la relazione desiderata, subentra l'angoscia di poter essere fagocitato dall'altro. Ne consegue la continua ricerca di relazioni interpersonali intense ma fortemente instabili.
Le relazioni sono intense ed instabili, accompagnate da una pervasiva e violenta paura dell’abbandono, che si esplicita negli strenui tentativi di non rimanere da solo con manipolazioni e isolamento del compagno.

In questa direzione la qualità “tumultuosa” delle relazioni intime, caratterizzate da frequenti discussioni, ripetute rotture e sentimenti di fiducia/disponibilità/idealizzazione dell’altro che si alternano a vissuti di dipendenza/indegnità/svalutazione tradimenti e violenza verbale e fisica.

La paura dell'abbandono

Trova la moglie in lacrime mentre da il bucato. Subito dopo scopre la scioccante verità

Ecco cosa significa amare veramente qualcuno: donarsi completamente ad esse, sostenerla contro le avversità, essere per lei un punto di riferimento intramontabile. Questo cortometraggio punta i riflettori sulle azioni delicate e i minuti trascorsi insieme durante il giorno, che esprimono un livello potente e profondo sull’amore e sulla condivisione.
Godetevelo, magari guardandolo insieme alla persona che amate.


Baciatevi più spesso...




Oggigiorno ogni informazione allude al sesso...
Certo che l'energia orgastica è importante nelle vita!

Tuttavia il rapporto nel sesso è Una fusione D'amore 
e non uno sfogo o un bisogno.
Ma per arrivare a ciò, si deve prima Amare! 
Iniziate con il bacio..

siate presenti!
Quando baciate, unite gli sguardi, il respiro...

Vi dico che nel bacio c'è tutto quello che deve esserci.
Per trovare l'Unione nell'Amore.

Baciatevi più spesso...
G. Boccia

Rispondendo alle vostre domande: La maschera e la bugiarda o il bugiardo


Rispondendo alle vostre domande:
La maschera e il/la bugiardo/a
Nella vita andrebbe preso coscienza che la prima bugia e la maschera.. che si indossa. 
Che per guarire c'è bisogno di toglierla, le ferite che hanno costruito quella maschera devono restare a contatto con l'aria.
Solo cosi si asciugheranno e guariranno.
Il bugiardo/a "patologico" porta due maschere la prima quella costituita per proteggere le sue ferite inconsci. La seconda è un meccanismo che serve per divorare l'altro. Cerca il consenso disperatamente per avere accesso all'amore, all'affetto.
Gli altri, naturalmente, ricevono dai danni gravi in risposta ai comportamenti spietatamente manipolatori, messi in atto dal bugiardo. Fondamentalmente, il bugiardo/a patologico sono in grado di inscenare una ottima scena fino ad apparire sinceri al più attento osservatore.
Ogni relazione per loro è una presa di alimentazione sull'amore che non hanno per se stessi.
Per essi l’amore è un gioco, in cui si deve fare sempre la “parte del leone”, per mantenere sempre il potere anche a costo di mentire, tradire e umiliare il partner.
Perché hanno cosi fame d'Amore ?
Sono troppo intense le paure e le sofferenze infantili che hanno, tanto da voler evitare di riviverle, si predilige così un atteggiamento efficace come quello di manipolare gli altri in modo da allontanare il rischio che si possa ripresentare l'antico scenario vissuto con le figure di riferimento quando erano piccoli.
G. Boccia

Quanto può fingere una persona? Quanto tempo può prendere in giro l'altro?





Quanto può fingere una persona? 
Quanto tempo può prendere in giro l'altro?

"Anche un'intera vita..."
Parole "verità" indica il senso di accordo o di coerenza, una realtà.
In pratica “radicamento” su chi si è.
Per questo le persone mettono... prima a se stessi, indossano una maschera poi verso l'esterno, special modo quando qualcuno li Ama.
“Datemi una maschera e vi dirò la verità.
Oscar Wilde”
Mentire, la maschera che si indossa nella vita, nella relazione, è una tecnica usata per influenzare, controllare e manipolare i pensieri, i sentimenti e i comportamenti degli altri.
Solitamente si indossa questa maschera in modo spontaneo e naturale.
Avviene quindi con poca consapevolezza, sforzo e senza averci pensato.
Infatti si inizia da bambini per le ferite subite a creare una maschera.
L’abitudine alla menzogna è vista come meccanismo per affrontare la realtà.
Ma sopratutto.. Per nascondersi da se stessi.
La stessa energia che impiegano per tenere abbracciato le ferite adolescenziali che hanno creato la maschera, se la utilizzi per levarla e accettare quello che si è, li renderebbe persone liberi e felici.
G. Boccia

Gli Esercizi per il primo chakra.


Gli Esercizi per migliorare la vita sessuale e molto altro

Questi esercizi, che si rifanno al Mula Bandha dello yoga, hanno un potere incredibile di migliorare la nostra vita sotto vari aspetti, sono facilissimi da fare, non richiedono tempo e posizioni particolari, quindi puoi svolgerli dovunque ti trovi. 

Il radicamento o grounding



Bioenergetica di Alexander Lowen

“Noi esseri umani siamo come gli alberi” diceva Alexander Lowen, padre della bioenergetica, “radicati al suolo con un’estremità, protesi verso il cielo con l’altra, e tanto più possiamo protenderci quanto più forti sono le nostre ra¬dici terrene. Se sradichiamo un albero, le foglie muoiono; se sradichiamo una persona, la sua spiritualità diventa un’astrazione senza vita”. E infatti Lowen nel suo studio aveva un poster che raffigurava una albero e un uomo a confronto.
Il paragone fatto da Lowen è molto più che un’immagine poetica: il radicamento o grounding – che letteralmente significa avere i piedi ben piantati per terra – per lui voleva dire essere radicati nella propria verità, accettando se stessi e i propri vissuti.

Analizzando la postura dei suoi pazienti, come stavano eretti e quante sensazioni essi avevano nei piedi,  notò che ben pochi potevano contare su un appoggio saldo sul terreno, cioè su un contatto sensibile, non meccanico, con il suolo. Lavorando con i suoi pazienti, egli mise in relazione la presenza di tensioni muscolari nelle gambe e nei piedi e la difficoltà di avere un buon contatto con il terreno con  l’insicurezza della persona e la sua sfiducia di poter ottenere veramente sostegno nella vita, sentimenti che trovano origine nella sua storia personale, nella mancanza di appoggio autentico al suo vero sè sperimentata nei primi anni di vita, al rapporto con la madre.
A. lowen

Una persona, acquistando grounding, diventa più consapevole, più capace di esprimersi e più padrona di sé: avendo una sua “posizione”, sa dove è e chi è.
 Il grounding rappresenta il contatto della persona con le realtà di base della propria esistenza, che in tal modo, dice Lowen nel suo libro La spiritualità del corpo(Astrolabio, Roma 1991) è “radicata nella terra, identificata con il proprio corpo, consapevole della propria sessualità, tesa verso il piacere. Qualità che mancano invece nella persona che vive tra le nuvole o tutta nella testa, anziché nei piedi“.
classe bioenergetica A. lowen

Il grounding, spiega Lowen, è dato dalla sensazione del contatto tra i piedi e il terreno e implica una corrente di eccitazione che scorre nel corpo, attraverso le gambe, fino ai piedi e al terreno. È la chiave del lavoro bioenergetico: se una persona è ben radicata il suo corpo è naturalmente bilanciato, diritto, saldo; l’energia scorre liberamente e anche gli occhi sono più chiari e brillanti e la vista è migliore.
A quel punto la persona è collegata a terra, non più “nelle nuvole” o “per aria”.

Lowen sottolinea infatti come l’uomo, nel perseguire mete intellettuali e nello sviluppo di abilità manuali o verbali, si è fatto assorbire dalle parti superiori del corpo. “Questo, oltre a false teorie sull’aspetto o la salute, ha trasferito il suo senso di potenza dalla base alla sommità della sua struttura. Usando così la parte superiore del corpo per fini di potere, ha stravolto le funzioni naturali dell’animale e ha in gran parte perso sia le acute facoltà sensoriali dell’animale sia il controllo del potere accentrato nei muscoli lombari e pelvici“. Lowen cita Mabel Elsworth Todd (1880-1956), autrice di The Thinking Body (Paul B. Hober, New York 1937) e creatrice dell’ideokinesi, un lavoro corporeo per bilanciare il sistema scheletrico e migliorare l’equilibrio del sistema muscolare, focalizzato e costruito sul potere dell’immaginazione.
Il grounding aiuta una persona a identificarsi più pienamente con la propria natura animale: la metà inferiore del corpo è infatti molto più simile a quella di un animale nelle sue funzioni di locomozione, defecazione e sessualità, rispetto alla metà superiore, che ha a che fare con la manipolazione dell’ambiente, il pensiero, il linguaggio (mentre la centrale è legata alle funzioni vitali di respirazione, circolazione, digestione). Le funzioni della parte inferiore sono più istintive e meno soggette al controllo cosciente, ma “è nella nostra natura animale” nota Lowen nel suo libro scritto con la moglie Leslie, Espansione e integrazione del corpo in Bioenergetica, Manuale di esercizi pratici (Astrolabio, Roma 1979), “che risiedono le qualità di ritmo e grazia. Ogni movimento che fluisce liberamente dalla parte inferiore del corpo ha queste qualità, mentre quando ci spingiamo in alto perdiamo molto del nostro ritmo e della nostra grazia naturale” .
Lavorare sul grounding permette di invertire questo spostamento verso l’alto e implica che una persona si lasci “scendere” abbassando il proprio centro di gravità e sentendosi più vicina alla terraIl risultato più immediato è quello di aumentare il senso di stabilità e sicurezza, dato che sente la terra sotto di sé e i piedi che vi poggiano sopra. Quando invece una persona diventa molto carica o eccitata, tende ad alzarsi, a “decollare” e a “volare”. In questa condizione, nonostante il senso di eccitazione o esaltazione, ci può essere un elemento di ansia o di paura per un pericolo, quello di cadere (cosa che per molte persone avviene quando sono lontane da terra, per esempio su un aereo, o molto in alto, nelle vicinanze di una discesa o di un dirupo), che si risolve quando torna in salvo sulla terra, fisicamente e/o emotivamente.
Quando il centro di gravità del corpo scende, è come se il corpo si “sedesse” nella pelvi, attraverso la quale si ha il contatto con gli organi sessuali, le gambe e i piedi che fungono da supporti energetici. E si percepisce il proprio sé incentrato nel ventre, che è letteralmente la sede della vita, dato che è nel ventre che veniamo concepiti e da lì nasciamo scendendo verso il basso. La mancanza di contatto con questo centro vitale è fonte di squilibrio e genera ansia e insicurezza.
Hara, circa 8 cm sotto l’ombelico
Non è un caso, sottolinea Lowen, che l’importanza di avere il proprio centro nel basso ventre sia riconosciuta dalla maggior parte degli orientali, mentre gli occidentali sono centrati nella parte superiore del corpo, soprattutto nella testa, percepita come centro focale dell’io, della coscienza e del comportamento deliberato: “il centro inferiore o pelvico, dove risiede hara, è invece il centro dell’inconscio o della vita istintiva” osserva Lowen. “È il centro animale dell’uomo (…). Quando ci rendiamo conto che non più del 10% dei nostri movimenti è diretto consciamente, e che il 90% è inconscio, appare evidente l’importanza di questo centro. (…) I giapponesi chiamano il ventre hara, parola che indica anche la qualità specifica di una persona centrata in tale zona, circa cinque centimetri sotto l’ombelico. Una persona centrata in quel punto possiede hara, ovvero è equilibrata sia dal punto di vista fisico che psicologico; è calma e disinvolta, i suoi movimenti sono esenti da sforzo e insieme compiuti con destrezza. Dice Durckheim: ‘Quando un uomo possiede hara, ha la forza e la precisione necessarie per compiere azioni che altrimenti non gli sarebbero mai possibili, nemmeno con la tecnica più perfezionata, l’attenzione più intensa o la forza di volontà più determinata. Solo ciò che è fatto con hara riesce pienamente‘ (Lowen inserisce questa citazione tratta da Kalfried Durckheim, Hara, the vital centre of man, George Allen & Unwin, Londra 1962). Le discipline zen del tiro con l’arco, l’arte ikebana di disporre i fiori, la cerimonia del tè hanno l’obiettivo di conseguire hara”.

Esercizi di Grounding

Nella sua esperienza, Lowen ideò e sperimentò molte tecniche per favorire il processo di grounding nei suoi pazienti. La posizione base è flettere leggermente le ginocchia rimanendo eretti, respirando con naturalezza. Questo semplice esercizio può produrre notevoli cambiamenti nel corpo, inducendo un’onda di vibrazione che dai piedi attraversa tutto l’organismo, facendoci sentire più connessi al terreno, approfondendo la nostra respirazione e rendendo più nitida la visione oculare. In altri casi possono essere utilizzati strumenti per sciogliere le tensioni muscolari nella pianta dei piedi e nelle gambe  che bloccano il libero fluire dell’energia e ripristinare il contatto con il terreno.
Il bend-over (piegati in avanti, ginocchia flesse) approfondisce la respirazione e aiuta a rilassare le tensioni della schiena, tensioni che si presentano anche a causa dell’abitudine a tenere le ginocchia serrate: le ginocchia, che sono gli ammortizzatori del corpo, quando si è sottoposti a forti pressioni, si piegano facendo passare lo stress attraverso il corpo e nel terreno. Se però le ginocchia sono rigide, la pressione viene intrappolata nel fondo della schiena creando una condizione di stress permanente che darà origine ai dolori nella zona lombo-sacrale, di cui tante persone  soffrono.
 La posizione dell‘arco permette di percepire le tensioni che sono presenti nella parte inferiore del corpo e nel ventre, approfondisce  la respirazione e induce delle vibrazioni nella parte anteriore  e nelle gambe che possono arrivare  ad interessare tutto il corpo.
E’ importante in tutti questi esercizi, lasciarsi cadere e radicare, spostare l’energia e l’attenzione dalla testa all’hara, lasciar andare le tensioni, mantenere la posizione e concentrarsi sul respiro e la postura.


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