Rispondo alle vostre domande: "cosa significa blocco, o congelare un trauma infantile?



 Rispondo alle vostre domande:

"cosa significa blocco, o congelare un trauma infantile?

Ne parlo spesso, ognuno di noi dal concepimento alla prima infanzia(da 0 a / 7 anni) a creato tramite l'esperienze la propria armatura.
Provate a mettere dell'acqua dentro il congelatore. Ora immaginate di dividerla in piccole quantità, cosi diventa prima ghiaccio(blocco). Il ghiaccio congelandosi occupano uno spazio maggiore che nella forma dell’acqua.
Cosi facciamo noi con l'emozioni gli eventi che non comprendiamo, o che la struttura fisica non può reggere. Cosi congeliamo le nostre emozioni, prendiamo una porzione di quello che è accaduto, la mettiamo nel congelatore(inconscio), acquista così un volume maggiore e una maggiore densità. Diventa un ricordo traumatico o sgradevole.
Creando anche nel corpo un blocco energetico, che per questo il fisico si adatta a posture ben precise.
Il blocco energetico fisico accade perché la mente non farà più circolare l'energia in modo regolare poiché l'associa quel percorso a ciò che ha registrato nell'inconscio.
Lavorando sul corpo e sbloccando quell'energia porta fuori il trauma, come mettere il cubetto di ghiaccio a temperatura ambiente, gradualmente riacquista la sua forma liquida e scorre via.
Essendo che si cresce nella totalità di non sapere che NON siamo la mente, ma che siamo oltre e che la mente, il corpo, registra ogni evento che ci risulta come trauma, abbiamo molto ghiaccio dentro di Noi.
La mente illude che tenuto lì, ben nascosto, non crei più problemi di quanti ne ha creati all'inizio e invece gradualmente ci congela e cambia il nostro futuro.
Poiché quei blocchi creeranno un'attrazione in eventi, in persone, in Amori...
Il passato, anziché scorrere, rimane lì, creando il nostro futuro!
Sciogliere quei blocchi è lasciare spazio ad un futuro diverso.

G. Boccia

bisbiglio..


Cosa si cerca, o cosa si trova nel bisbiglio in Me?
Che cosa è questo che fa tanto rumore in Me, l'amore, o è tutto un immenso gioco?
Quasi sempre le risposte arrivano in un momento di profonda e forte allucinazione...
Un semplice pensiero che talvolta ti accompagna per il resto della vita...
il desiderio di un'amore senza fine ... 
Ti sussurra la mente, e il cuore illumina un viso che d'amore e gioa vive in Te...
La vita è un gioco, giocala... Con il cuore e la mente.

G. Boccia

Rispondo alle vostre domande: "Perché nessuno ascolta?"

Rispondo alle vostre domande:

"Perché nessuno ascolta?"

La realtà e che ognuno crede al suo modo di “ascoltare”, ma in realtà sta visualizzando l'ascolto da ciò che prova e non da ciò che prova l'interlocutore.
L’ascolto è la capacità di capire e rispondere ai desideri, ai sentimenti e alle preoccupazioni degli altri, anche se non manifestate in maniera chiara. Implica una sensibilità nel modo di rapportarsi agli altri grazie alla quale è possibile comprendere i bisogni e i punti di vista dell'interlocutore.
E’ fondamentale ogniqualvolta che si entra in relazione con altre persone, con la persona Amata, i propri figli.
“Ascoltare” consiste nell'interpretare il punto di vista di chi parla e nel riuscire a ragionare per un momento “come se” fosse il nostro.
Per ascoltare è dunque necessario che il messaggio giunga sufficientemente chiaro, fuori dal nostro sentire emozionale. Dai pensieri che frullano nella mente.
Per questo dobbiamo essere nel “Qui e ora”.
In questo modo il nostro interlocutore, si sentirà accolto e capito.
Se non si ascolta, è difficile rendersi conto di come le parole emesse possano fare male agli altri.
Imparare a mettersi nei panni dell'altro, e avere la consapevolezza che al mondo ci sono tante sensibilità.
Forse non ci sentiremo più soli.
Tutti siamo Uno.
G. Boccia

Che ruolo ha il corpo nelle relazioni?


Che ruolo ha il corpo nelle relazioni?


Ogni relazione fisica e importantissima, perché quando l'essere umano viene al mondo, trova il contatto fisico, magnetico. Presto imparerà d’istinto a tendere le mani verso chi gli sorride, e a toccare tutte le cose che vuole conoscere. 

Dall'inizio alla fine, dall'ingresso all'uscita, la relazione con l'esterno crea un onda di emozioni consapevoli o inconsce. Il crescere e lo spegnersi della rete di relazioni in cui una creatura umana vive il principio, lo sviluppo o la conclusione della vita.
Quindi noi viviamo di relazioni attraverso il corpo, anche nella relazione virtuali di cui non c’è la presenza del corpo, ma anche qui accade qualcosa nella psiche: "vi è un’assenza".
Comunque, inconsciamente anche nella relazione virtuale si è presenti, con l'emozioni del nostro corpo.

Facciamo esperienza nella vita attraverso il corpo; possiamo esserne consapevoli o meno, ma attraverso esso registriamo sempre il nostro livello di benessere o di malessere, di comodità o di scomodità nella relazione. La relazione non esiste se non c’è il corpo che vive e che può vivere quindi l’esperienza della relazione.

Sguardi, espressioni facciali, pianto, riso, gesti, posture, movimenti, suoni, qualità della respirazione; segnali che esprimono la gamma delle emozioni possibili, esempio: il dolore,il disagio, il piacere, la stanchezza, la paura, etc etc.
Tutto ciò che accade nella prima infanzia crea la memoria corporea e lo sviluppo del Sé.
La memoria del corpo, nasce dalla inconsapevolezza che l’esperienza, nonché il contatto con l’ambiente e le relazioni con gli altri, generano cambiamenti nel nostro sistema nervoso ed alterano il nostro comportamento per mezzo dell’apprendimento. Non risulta quindi difficile comprendere quanto siano importanti le funzioni di un corpo libero per un buon adattamento relazionale.

G. Boccia 


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...