Gli alberi “parlano fra loro

L’ecologa Suzanne Simard in una foresta di abeti

L’ecologa Suzanne Simard ha trascorso più di 30 anni a studiare le foreste canadesi facendo una incredibile scoperta: gli alberi “parlano fra di loro”, attraverso una vera e propria rete di comunicazione sotterranea che si estende anche su lunghe distanze.

L'accettare è un passaggio di come siamo...


L'accettare è un passaggio di come siamo...
In molti mi chiedete come faccio a prendere serenamente le due patologie che ho...
Care dolcissime Anime e ciò che sono...
Se sono Amore, affronterò la vita con questa energia. Se si è mente si affronterà con la mente...
Ho insegnato per molto tempo ad essere Amore, e l'accettare è un passaggio emotivo in cui riconosciamo che qualcosa è avvenuto. Non c'è il potere del libero arbitrio di rifiutarlo, perchè è già presente.
Gli eventi, l'emozione, non si cambiano attraverso il rifiuto, che spesso è proprio il rifiuto della sua esistenza(non essere radicati).
Lo cambieremo attraverso il riconoscimento del fatto che c’è già nella nostra vita.
Non significa mantenerlo, o identificarsi in esso.
Altrimenti continueremo, come il criceto nella ruota a girare , a girare, ma senza mai muoversi da li!
Semplicemente accogliere nella nostra vita, aprirsi all'ipotesi che, avevamo bisogno di quello che è accaduto per imparare qualcosa di nuovo.
Basta vivere l'evento come conduttore, e l'accettazione e ciò che siamo in realtà, e l'osservatore, l'Anima, spirito, chiamatolo come desiderate... ma in sostanza è la realtà dell'evoluzione dello stato di coscienza.
Se si è Amore, lo si è sempre...
Accettare qualcosa non significa arrendersi...Ma essere tutt'uno con l’esistenza e le sue fluttuazioni.
Nel qui e ora!
Un abbraccio da cuore a cuore
G. Boccia

Merkaba

MerKaBa
LA MERKABA:
Tutti noi siamo dotati di un corpo fisico, uno mentale e uno emotivo, ciascuno di questi corpi possiede una forma a tetraedro. sono tre campi energetici identici e sovrapposti uno all'altro, l'unica differenza che c'è tra loro è che, solo quello legato al corpo fisico è fermo, cioè non ruota. La Merkaba è creata dalla controrotazione dei campi di energia (le stelle tetraedro). La Stella Tetraedro mentale è di natura elettrica e maschile, e ruota verso sinistra. La Stella Tetraedro emotiva e di natura magnetica e femminile, e ruota verso destra. Il legame che comprende lo spirito, il cuore e il corpo fisico, secondo una ratio geometrica particolare, e una velocità critica crea la Merkaba.
 Stella Tetraedro
La Stella Tetraedro è formata da due teraedri che si intersecano in modo da formare une sorta di stella di Davide dall'aspetto tridimensionale. I due tetraedri intersecati rappresentano le due energie, maschile e femminile in perfetto equilibrio. Esiste un tetraedro intorno ad ogni cosa, non solo ai nostri corpi.
La parola Mer-KA-Ba è composta da tre parole. "Mer", indica i campi di controrotazione della luce. "Ka", lo spirito. "Ba", il corpo o la realtà. 
Quindi la Merkaba indica un campo di controrotazione della luce che comprende il corpo e lo spirito ed è un veicolo spazio-temporale. E' l'immagine attraverso la quale vengono create tutte le cose, una serie di schemi geometrici che circondano i nostri corpi. L'immagine inizia alla base della colonna vertebrale, piccola quanto le 8 cellule originarie dalla quale i nostri corpi fisici sono creati. Da quel punto si estende per circa 16 metri di diametro. La sua prima forma è una stella tetraedro, poi un cubo, una sfera ed infine una piramide intrecciata.
Una volta che saprete come attivare i campi di controrotazione di luce, potrete usare la vostra Merkaba per viaggiare attraverso l'universo. Per la maggior parte degli abitanti della terra la Merkaba è priva di utilità. 
Drunvalo afferma che esistono circa 2000 persone sul pianeta in grado di far funzionare la Merkaba e circa 8000 Maestri ascesi che risiedono in un altro livello di consapevolezza della terra. 
Questo è comunque lo stato attuale delle cose, però Molti Maestri sono venuti per insegnarci come attivare i campi di controrotazione, creando così la nostra Merkaba personale. 
Esempio di come i campi energetici a stella tetraedro ruotano per realizzare la MerKaBa
  
 
Immagine di una MerKaBa realizzata
Questa ultima immagine ci porta ad una importante riflessione: "questa è la classica forma a disco volante, infatti la tecnologia dei dischi volanti si basa sullo stesso principio di controrotazione dei campi energetici. Come è anche vero che alcuni avvistamenti UFO non si riferiscona a macchine volanti ma bensì a vere e proprie entità energetiche extradimensionali".

MERKABA, ATTIVAZIONE

LA MERKABA, ATTIVAZIONE!

La merkaba è una delle più antiche e segrete conoscenze riguardo alla nostra essenza, alla parte più divina del nostro Essere. Essa è anche legata alla conoscenza di un altro simbolo ricco di significati: il fiore della vita; un simbolo che si può trovare nei reperti antichissimi di tutte le civiltà del nostro globo, dalle piramidi egizie, a quelle sudamericane, da creta all’antica grecia, dall’estremo oriente al medio oriente.
Merkaba significa mer, ka, ba è un campo di energia altamente spirituale, presente in tutti ma in una fase latente o ‘addormentata’.
La forma della Merkaba è come una stella formata da due tetraedri interconnessi, cioè due piramidi a base triangolare (tetraedri) una dentro l’altra, che viene chiamata ‘stella tetraedro’. In realtà la merkaba è formata da tre stelle-tetraedro, una fissa relativa al corpo fisico, una che dovrebbe ruotare verso sinistra, relativa al campo elettrico e all’energia maschile, la terza che dovrebbe ruotare verso destra, in senso orario, relativa al campo magnetico e all’energia femminile.
(mizar100.it)
Utilizzata fin da tempi remotissimi, la Merkaba e? una meditazione dagli effetti estremamente forti, indicata per il periodo temporale in cui ci “veniamo a trovare”. E’ ormai assodato che l’umanita? e con essa tutto l’universo, si sta preparando (o meglio sarebbe dire “si dovrebbe preparare”) ad un salto dimensionale previsto a breve termine. Con questa evoluzione si arrivera? a raggiungere una dimensione nuova, differente, piu? completa, che ci permettera? di comprendere meglio la profondita? dell’esistenza insieme ad altri arricchimenti personali.
Alcuni chiamano questo salto dimensionale “il ritorno a casa”, intendendo con questa definizione la possibilita? che ci viene data di avvicinarsi ancora di piu? alla nostra essenza profonda, quella che ci tiene in stretto contatto con l’Universo; non dimentichiamo che noi siamo parte dell’universo, ma con esso siamo una cosa sola, praticamente indivisibile. L’argomento e? serio, complesso e puo? incutere timore, ma non spaventiamoci. L’utilizzo della Merkaba ci prepara a questo salto dimensionale.
MEDITAZIONE
La Merkaba – I primi sei respiri

La Merkaba consta di diciassette respiri che vanno praticati seguendo una metodologia precisa.
In questo intervento impariamo come effettuare i primi sei respiri. Pur trattandosi di respiri, essi richiedono una preparazione a monte, a livello mentale. L’attivazione della Merkaba, come in altre tecniche di meditazione, si basa in primo luogo sulla visualizzazione. Visualizzare significa dare forma alle energie che verranno chiamate in causa. La visualizzazione potenzia l’efficacia e la durata delle meditazioni, quindi anche della Merkaba.
Nel nostro caso, l’elemento da utilizzare e? un doppio tetraedro. I due tetraedri rappresentano la parte maschile e la parte femminile di ogni essere e la loro interazione nell’universo. Il nostro corpo fisico va immaginato all’interno di queste figure geometriche come segue: la base del tetraedro superiore, definito “del cielo”, si trova all’altezza delle ginocchia e la sua punta superiore si estende per un palmo di mano sopra la testa. La figura inferiore, tetraedro “della terra”, si estende dalla linea dei capezzoli fino ad un palmo sotto i piedi.
Ora siamo pronti per effettuare i primi sei respiri: essi servono per purificarci da eventuali “sporcizie” energetiche che sono presenti nel nostro corpo. Ci mettiamo in posizione a noi comoda, in cui il nostro corpo sia rilassato in ogni sua parte.
Sgomberiamo la mente da ogni pensiero… con i palmi delle mani rivolti verso l’alto, uniamo il pollice con l’indice, senza fare eccessiva pressione, chiudiamo gli occhi e pronunciando a mente le parole “tetraedro del sole” visualizziamo la parte superiore della figura che si riempie di luce bianca mentre inspiriamo lentamente.
?Nell’iniziare l’espirazione, pronunciamo a mente la frase “tetraedro della terra” e visualizziamo la parte inferiore della figura riempirsi di luce bianca. Quando siamo al termine dell’espirazione, trattenendo il respiro, immaginiamo di riempire la parte inferiore della figura di colore grigiastro e quando questa e? piena, muovendo gli occhi rapidamente dall’alto al basso, di lasciare uscire le impurita?.
Ripetiamo questa fase per sei volte, ogni volta variando la posizione delle dita delle mani che si toccano (vale a dire, pollice-indice, pollice-medio, pollice-anulare, pollice-mignolo, poi di nuovo pollice-indice, pollice-anulare e pollice-medio. Alla fine dei sei respiri, dobbiamo trovarci con il pollice ed il medio che sono a contatto.
Con questa fase, abbiamo completato i primi sei respiri della Merkaba. A presto con la seconda serie di respirazione.
La Merkaba – La seconda serie di otto respiri
Si tratta di otto respiri, che andranno eseguiti in successione ai primi sei che abbiamo visto nell’intervento precedente.
Sono suddivisi in tre gruppi, il primo dei quali costituito da quattro respiri. Per effettuare questi respiri, dobbiamo prima di tutto cambiare la posizione delle dita delle mani. Precedentemente, avevamo unito il pollice di ogni mano con le altre dita, seguendo la respirazione, passando dalla combinazione pollice-indice a pollice-medio e cosi? via, fino a completare la serie di sei respiri. Ora uniremo il pollice, l’indice ed il medio delle mani e rimarremo in questa posizione per tutti i seguenti otto respiri.
Immaginiamo di visualizzare un canale luminoso lungo la spina dorsale, e nello stesso tempo una sfera all’altezza dello stomaco. Effettuiamo quattro respirazioni consecutive, facendo entrare l’aria dal naso e uscire dalla bocca; ad ogni respiro, la sfera che abbiamo nella pancia si ingrandisce e diventa sempre piu? luminosa. Nel terminare il quarto respiro, espiriamo con forza, come se dovessimo “sputare” qualcosa dalla bocca.
Rimanendo con le dita sempre nella posizione sopra descritta, effettuiamo tre respiri consecutivi di “rilassamento”, seguiti da un respiro con il quale immaginiamo di portare la sfera tutt’ora presente sulla nostra pancia, all’altezza del cuore.
Non e? difficile, no? Vi ricordo che imparare la Merkaba in questo modo non significa attivarla, l’attivazione avviene quando si eseguono le respirazioni in maniera continuata, dall’inizio alla fine.
La Merkaba – Gli ultimi tre respiri
Ci siamo! Siamo pronti per l’ultima serie di respiri che compongono la Merkaba! La parte piu? bella, piu? intensa ed efficace! Composta “solo” da tre respiri, ma sono i respiri che permettono di accendere l’astronave e di partire per la nuova dimensione.
Ricordiamo che la Merkaba e? una tecnica di meditazione che permette di elevarci, e di passare dalla terza dimensione, quella in cui ci troviamo ora, alla quarta dimensione, che implica un’enorme salto evolutivo. Per questa ultima serie dobbiamo cambiare la posizione
delle mani: l’uomo deve mettere il dorso della mano sinistra sopra il palmo della mano destra, le dita si fermano alla base della mano destra. Per la donna, e? l’opposto… la mano destra sopra la sinistra. Uniamo poi le punte dei pollici, senza esercitare troppa pressione. Immaginiamoci all’interno del tetraedro di base, il triangolo con il vertice superiore deve iniziare dalle nostre ginocchia e terminare un palmo di mano sopra la nostra testa; il triangolo inferiore inizia dalla linea dei capezzoli e termina un palmo di mano sotto i piedi. Con il primo respiro, ripetiamo a mente “stessa velocita?”: questo fa si che le due figure geometriche ruotino, uno in senso orario e l’altro in senso opposto, alla stessa velocita?. inspiriamo ed espiriamo lentamente. Con il secondo respiro, ripetiamo a mente “trentaquattro ventuno”: in questo modo le due parti della figura aumentano velocita? ruotando uno piu? veloce dell’altro.
Completiamo il respiro, e quando iniziamo l’ultimo respiro, ripetiamo “nove decimi la velocita? della luce”. In questa fase potremmo avvertire la sensazione di essere dentro ad un “frullatore”. Questo perche? abbiamo attivato appieno l’energia della Merkaba che ora e? pronta a dare i suoi risultati.
Puo? accadere che avvertiamo la sensazione di cadere o di essere “sparati” da qualche parte, non preoccupiamoci… la nostra “astronave” ci sta gia? accompagnando nel nostro viaggio.
Ora che abbiamo attivato, attraverso l’esecuzione di tutti i respiri, la Merkaba, essa va “mantenuta” ripetendo la procedura entro 48 ore, almeno per un mesetto. Se cio? non avviene, essa perde di efficacia e bisogna ripartire daccapo. Trascorso questo periodo di consolidamento, la Markaba puo? essere richiamata mentalmente attraverso la parola stessa “Merkaba”, e gli effetti sono esattamente quelli ottenuti dall’esecuzione della respirazione completa.
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