Il silenzio del narcisista, e l’attesa della vittima
Quasi sempre le vittime non sono sufficientemente forti, e soprattutto consapevole, al punto da liberarsi di quella relazione, cosi, si esporrà costantemente al rischio di riaggancio e rivittimizzazione.
Come se fosse legata ad un elastico, di cui il narcisista tiene stretto il nodo lasciandola rimbalzare avanti ed indietro a proprio piacimento.
Il silenzio del narcisista rappresenta in realtà l'unica via di salvezza per le vittime.
Il disorientamento, la frammentazione, la disgregazione che sperimentano è... inumana, quasi indescrivibile.
Il senso dell'attesa, a cui il narcisista ha abituato le vittime con mille scarti/riprese nel corso della relazione, i numerosi silenzi punitivi a cui le ha sottoposte le vittime trascorrono tempi lunghissimi nella condizione di pensare che "tornerà" come ogni volta.
Forse lo farà...
Ma il silenzio "finale", quello conclusivo, quello che userà per annientare totalmente la vittima, sarà più lungo, sarà totale...
E questa è la fortuna di quella vittima, che da quel dolore lacerante, fisico, mentale, da quella disgregazione totale di sé, sarà finalmente libera da quel "gioco" perverso, da quella rete insana in cui il narcisista l'ha tenuta per mesi o anni.
È vero, ha ottenuto ciò che voleva, la distruzione totale, e non proverà alcun rimorso.
il narcisista è incapace di provare empatia e sentimenti autentici.
È l'annientamento, ma è ciò che permette alla vittima di salvarsi.
E tanto più dura il silenzio, tanto più la vittima sarà "costretta" a rialzarsi, a riprendere la sua vita, a ricominciare a vivere davvero, libera.
G. Boccia