La
pratica della presenza mentale insegnata dal maestro di meditazione
dhyana (chan in cinese, thien in vietnamita e zen in giapponese)
Thich Nhat Hanh sottolinea il ritorno al respiro consapevole, in ogni
istante della propria vita, per potersi fermare (samatha) e guardare
in profondità (vipasyana). La meditazione seduta, ma anche la
meditazione camminata, la meditazione del lavoro, la meditazione del
pasto, la consapevolezza nel mettersi in comunicazione con gli altri,
sono alcuni dei mezzi abili per poter assumere uno stile di vita
“meditativo”.