C'è un mondo di persone che insegue il filo di memorie inconsce personali, d’infanzia e adolescenza, e s’interroga sul mondo circostante, con quella sensazione che ciò che accade non si adatta a loro, si sentono inadeguati.
Nel percorso incontrano le altra persone e il filo di memorie dell'inconscio si intrecciano tra di loro, rapporti, morte, sesso, futuro, diventano loop costanti.
Aumentando quelle sensazioni d'inadeguatezza, come se il mondo circostante non fosse parte di loro, che per errore sono apparsi Qua in questo pianeta.
Cosi la Vita diventa l’oscillazione perenne tra capacità e incapacità, carnefice, e vittima, unendo i personaggi di questo mondo in rapporti esperienziali senza coscienza.
Ma basterebbe un solo attimo, un attimo di assoluta presenza, invece di considerare la vita come qualcosa che è già presente, ci si concentra attenzione e coscienza con un distacco dal passato e dal futuro, «Presenza», in ciò che accade.
In quell'Attimo, si percepisce che ogni cosa è collegata per Noi, ogni evento accade per farci evolvere da ciò che ci portiamo dentro.
là, in quell'attimo c'è la nostra essenza di DIO...
In quell'attimo possiamo cambiare scenario alla nostra percezione dell'esistenza.
G. Boccia