GLI SCIACQUI CON OLIO




La lingua e la bocca, secondo la scienza Ayurvedica sono i primi organi di assorbimento del prana contenuto nei cibi ma sono anche organo emuntori. Tutti abbiamo provato ad avere la lingua impastata e ricoperta da una patina bianca.
E' segno di malessere del corpo.
Chiunque pratichi yoga sa che una delle prime cose da fare appena alzati è quella di pulire la lingua con un apposito semplicissimo strumentino (loro usano il rame) che serve a rimuovere il primo strato di saliva impregnato di tossine. Chi si è preso la briga di esaminare questa patina è rimasto orripilato da quel che contiene.

Se si vuole procedere ad una pulizia più profonda che richiami sulla lingua gli strati profondi di tossici del corpo bisogna mettere in bocca, senza ingerire, un cucchiaino di olio di sesamo o di altri semi, basta che sia fatto con la spremitura a freddo, e se è possibile quanto più possibile biologico. Va benissimo il girasole.
Non bisogna deglutirlo ma tenerlo in bocca per 15-20 min. facendolo girare, forzare attraverso i denti.
In questo frattempo l'olio si mescola alla saliva che è secreta in abbondanza, massaggia tutto il cavo, gengive, lingua e denti e richiama in superficie le tossine.
Tutto qui.
Finita l'operazione si sputa il tutto nella tazza del water. evitate il lavandino per gli alti contenuti di batteri, e si procede ad un leggero e delicato raschiamento della lingua con il bordo di un cucchiaino fino a quando la saliva rimarrà incolore.
Dapprima sarà bianca e in seguito si schiarirà. Chi conosce il Jibbi non si meraviglierà di questa operazione. Si prosegue con il normale lavaggio dei denti.
Vorrei solo che non prendiate alla leggera questo trattamento in apparenza noioso ma rimarrete meravigliati a quanti disturbi porterà indirettamente in apparenza sollievo
Esperti italiani hanno confermato che gli effetti curativi di questo olio possono lenire o curare problemi di vario tipo: emicranie, ulcere, problemi intestinali, cardiaci e renali, disturbi di stomaco, fegato e polmoni. Ma pure l’insonnia, intossicazioni e malattie del sistema nervoso.

Come mai non si è ricorso prima a questa meraviglia?
“Perchè non sappiamo ancora se si tratta di vera cura o solo di sollievo dei sintomi e gli studi sono ancora in corso” spiega il dottor Francesco Santi “In linea di massima, qualsiasi tipo di grasso vegetale ha un’azione anti tossica per l’organismo, in quanto cattura gli elementi dannosi e incoraggia il corpo ad espellerli. Curandosi più volte al giorno con un olio vegetale, si mantiene il corpo pulito e sano, meno esposto alle tossine e quindi probabilmente libero da malattie“

All'accademia delle Scienze russa, dove il presidente Karach ha dichiarato che gli sciacqui con olio di sesamo hanno guarito del tutto una malattia del sangue di cui soffriva da 15 anni e perfino una artrosi!
vi indico un link in inglese del riscopritore di questa tecnica:
www.oilpulling.com/users.

Il maestro storia tibetana

C'è una storia tibetana che narra di quattro studenti che 
si recano da un Lama per essere accolti come discepoli.


Il lama li riceve e chiede loro se sono disposti a rifiutare i loro maestri precedenti, come condizione per essere accolti.....

dice loro di dormirci sopra e li congeda.

Il giorno dopo i giovani tornano dal Lama e il primo dice: 


"accetto, il mio maestro era sempre burbero e severo, lo 
rifiuto!"

Il secondo dice: "anche io accetto di rifiutarlo, era un buon vecchietto ma senza nerbo." Il

terzo dice: "certamente lo rifiuto era pieno di difetti e per niente carismatico."

Il quarto si avvicina, si prostra e dice:
"mi spiace, me ne vado....non posso rifiutare chi mi ha aiutato nonostante i suoi limiti e debolezze....e poi chi non ne ha?"

Il Lama sorrise e sentenziò:
"voi tre potete tornare a casa perchè non conoscete la riconoscenza e il rispetto.......tu rimani e impara il poco che posso darti!"


Storia Tibetana


Master Giuseppe Boccia

LO SPECCHIO MAGICO


Un racconto


Un giorno, in un paese lontano e in un’epoca remota, un giovane uomo, passeggiando per i vicoli di un mercato, notò una bottega con degli oggetti straordinari. Vi erano esposte mille cianfrusaglie fra le più insolite. Il giovane restò affascinato. Un po' in disparte, notò un ricco drappo di velluto che ricopriva un oggetto piatto  e rotondo.
Che strano oggetto nasconde questo drappo?” chiese al mercante.
Nasconde una magia”, rispose quello. “Avvicinati, che ti mostro”.
Con mille precauzioni, sollevò il drappo. Il giovane scorse allora una specie di piatto la cui superficie era lucida e brillante, di un materiale che non aveva mai veduto e che irradiava strani riflessi. 

Incuriosito, si chinò. Con sua grande sorpresa, all'interno riconobbe l’immagine del padre, morto ormai da anni, così com'era da giovane.
Si raddrizzò bruscamente, molto commosso, pensando di aver avuto un’allucinazione. Poi riguardò l’oggetto e di nuovo vide il padre, che a sua volta lo fissava. Sconvolto di rivedere colui che aveva tanto amato, il giovane gli sorrise. E il padre lo ricambiò.
Hai ragione, mercante. Questo oggetto è magico!” esclamò “Lo compro!”
Si chiama specchio”, specificò l’altro. “E’ un utensile raro e prezioso. Il suo valore è immenso”.

Che importa”, insistette l’acquirente eccitato. 
“Ti offro tutto quello che possiedo per averlo. 
Grazie a questo oggetto, potrò rivedere il mio amato padre tutte le volte che ne avrò voglia”.
L’affare venne concluso. Una volta rientrato a casa, il giovane nascose lo specchio in soffitta, dove ogni tanto andava a vedere l’immagine del padre, restando a contemplarla per lunghe ore.

Quei momenti di isolamento prolungati e ripetuti insospettirono la moglie la quale, un giorno, approfittando della sua assenza, cercò di scoprire il segreto dello strano comportamento del marito. Andò in solaio e sollevato il drappo di velluto trovò lo specchio e vide… una donna.
Suo marito amava un’altra! Al suo ritorno, gli fece una scenata terribile. Gli urlò mille rimproveri. Aveva scoperto il suo segreto, l’uomo che lei amava si era macchiato del più infame dei tradimenti!

Non è vero”, si difese il giovane. 

“E’ l’immagine di mio padre che vado a guardare tutti i giorni. E questo mi riempie di felicità!”.
Impostore. È una donna che vai a vedere…”

La disputa non accennava a placarsi. A quel punto, l’uomo propose alla moglie di chiedere un consiglio imparziale per risolvere la questione.

Andò a cercare una monaca presso il vicino convento per chiedere la sua mediazione. La santa donna non poteva che dire la verità.

Ella si recò dalla coppia e a sua volta si chinò sullo specchio. Sollevando la testa, concluse dottamente: 

“E’ una monaca!”.

Tutte le disgrazie degli uomini derivano dal fatto che non sanno guardare il mondo così com'è, ma così come lo vedono.

Catherine Rambert

Scusa, tu sei "Emisfero Destro o Sinistro"?


QUIZ PER DETERMINARE EMISFERO DOMINANTE

Sai che l'emisfero sinistro e quello destro del tuo cervello non processano le informazioni nello stesso modo?. 

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