SCOPERTA IN EGITTO UNA TOMBA SEGRETA DI 4500 ANNI FA

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SCOPERTA IN EGITTO UNA TOMBA SEGRETA DI 4500 ANNI FA



Una campagna di scavi eseguita nei pressi di Abusir ha permesso la scoperta della tomba di Shepseskaf'ankh, capo dei medici dell'Alto e del Basso Egitto, vissuto nel corso della V dinastia dell'Antico Regno d'Egitto.

Il simile attrae il simile




La legge di attrazione e risonanza

Vi è una verità elementare che concerne ogni iniziativa e ogni creazione e l’ignorarla sopprime innumerevoli idee e i più splendidi progetti: non appena ci si impegna in maniera definitiva, 
anche la Provvidenza si mette in moto.

Accadono moltissime cose che ci vengono in aiuto e che non si sarebbero altrimenti verificate.
L’intero succedersi degli eventi scaturisce da quella decisione, provocando, a nostro favore, ogni sorta di fatti, di incontri, di aiuti concreti che nessun uomo immaginerebbe mai di trovare sulla propria strada”.

W.H.Murray, The Scottish Himalayan Expedition

L’Arcangelo Metatron è la Sua funzione



Chi è l’Arcangelo Metatron e quale è la Sua funzione

L’Arcangelo Metatron è noto come l’Angelo che siede in cima all’albero della vita, infatti è una figura fondamentale nella Kaballah dove rappresenta il “trono di Dio”. 

Buddha e il torrente

Un giorno Buddha stava attraversando una foresta.
Era assetato, per cui disse ad Ananda, il suo primo discepolo: “Ananda, torna indietro. A qualche miglio da qui abbiamo attraversato un torrente. Portami un po’ d’acqua”.Ananda tornò indietro, ma quando raggiunse il torrente vide che alcuni carri che l’avevano attraversato ne avevano agitate le acque che erano ormai diventate fangose.
Ritornò da Buddha a mani vuote…
Ma Buddha insistette, e gli ripeté: 
Torna indietro e portami dell’acqua da quel torrente”.
Ananda non comprendeva quell’insistenza, ma ritornò al torrente.
E mentre si stava incamminando, 
Buddha gli disse: “E non tornare, se l’acqua è ancora sporca. Se è sporca, siediti semplicemente sulla riva, in silenzio. Non fare nulla, non entrare nel torrente. Siedi sulla riva in silenzio e osserva”.
Ananda tornò al torrente.
Buddha aveva ragione. L’acqua era ora quasi limpida, le foglie erano ridiscese sul fondo e il fango si era sedimentato. Ma il torrente ancora non era cristallino, per cui Ananda si sedette sulla riva e osservò semplicemente lo scorrere dell’acqua. Pian piano il torrente diventò limpido come cristallo.
Allora tornò, danzando, porse l’acqua a Buddha e lo ringraziò: 
Ora riesco a comprendere il messaggio: era ciò di cui avevo effettivamente bisogno in questo momento. La stessa cosa infatti è vera per la mia mente. Se mi butto nell’acqua tornerò a renderla fangosa. Se mi tuffo nella mente nasceranno più problemi, altri torneranno in superficie. Sedendo di fianco al torrente ho appreso la tecnica… ora mi siederò di fianco alla mia mente, ne osserverò tutta la sporcizia e tutti i problemi e tutte le foglie morte e le ferite e i rancori e i ricordi e i desideri. Senza farmi coinvolgere, distaccato, siederò sulla riva e aspetterò il momento in cui ogni cosa sarà limpida come cristallo”.
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