Proiezioni negative
Qualunque cosa che non riconosciamo come nostra viene proiettata sugli altri.
Tutti noi, vediamo un solo nostro lato, di ciò che siamo.
Il nostro corpo-fisico è molto di più di ciò che vediamo, o percepiamo, dietro alla struttura di materia, di fluidi, circola energia, e in ogni parte del corpo ci sono punti dove fluisce, sia in entrata che in uscita.
Ora provate a realizzare di avere migliaia di punti dove fluisce l'energia, ognuna di essi rappresenta una qualità.
Ogni qualvolta che l'energia entra o esce da quel punto si prova un emozione, che provoca un pensiero, positivo, o negativo. Ciò, e provocato dal proprio vissuto personale.
Le qualità che riconosciamo e abbracciamo ha creato nel punto corrispondente nel corpo-fisico un coperchio di protezione, non c'è energia stagnante.
Invece le qualità che ci creano problemi, quelle che non abbiamo ancora riconosciuto e fatto nostre, hanno una carica energetica verso l'esterno.
Perché trattenendo, si crea un punto di energia-emozionale stagnante, e aperto.
Così, non solo quell'energia, crea un attrazione verso determinate persone, che hanno la polarità energetica di entrare in quel punto; Come se diamo la possibilità di inserire una spina direttamente in quel punto stagnante in noi, e li alimentiamo con la nostra energia.
Se per esempio, non abbiamo integrato la nostra rabbia, o la neghiamo, attireremo persone rabbiose nella nostra vita, annulliamo il nostro personale senso di rabbia e giudichiamo che gli altri sono irascibile.
Ma la realtà, è il nostro blocco, che alimenta la rabbia in quelle persone.
Dal momento che non vogliamo vederli in noi stessi, e cosi facendo non integriamo qualità-emozionali, l’unico modo per ritrovarli è vederli negli altri.
Ogni giudizio, emozione, che proviamo, pensiamo, è l’immagine riflessa delle nostre emozioni nascoste e trattenute, e questi incontri con quelle determinate persone arrivate e attratte da quelle vibrazione, ci permette di riconoscerle e riappropriarcene.
Ci permettono di sbloccare quel punto di energia stagnante, vivendo l'emozione e integrarla in noi stessi, come qualità.
G. Boccia