I Quattro Accordi di Don Miguel Ruiz


I Quattro Accordi 

di Don Miguel Ruiz
Sintesi del libro
Nel sogno del pianeta è normale per gli uomini soffrire, vivere nella paura e creare drammi emozionali. Il sogno esterno non è piacevole. E' un sogno di violenza, di paura, di guerra e di ingiustizia. I sogni personali variano, ma a livello globale si tratta più che altro di un incubo. Se guardiamo la società umana, vediamo un luogo in cui è molto difficile vivere, perché è governato dalla paura. In tutto il mondo vediamo sofferenza, rabbia, vendetta, dipendenza, violenza nelle strade e tremende ingiustizie. La paura forse

Transizione.


Transizione.
Se vi sentite nervosi, o sentite un un aumento di aggressività, oppure nelle relazioni vi accade di essere aggrediti.
Non spaventativi, è un periodo particolare, i continui bombardamenti mediatici, l'oggettività di un periodo difficoltoso. La società si trova in una sorta di un bivio, un nuovo sistema sta sorgendo nei cuori di più persone, ma è ancora debole...
il vecchio sistema accorgendosi di questo, per NON perdere le brighe, sta asserragliando i suoi colpi, creando un pensiero di coscienza collettivo di totalitarismo. Il pensiero che c'è ora sono come delle onde che vi penetrano. In effetti le energie che ricevete vi porta in uno stato rettiliano, primordiale, NON consentono di trasformare la vostra struttura nella nuova coscienza.
Ognuno di voi può constatare sia in positivo che in negativo, a che punto sia cambiato anche solo rispetto a qualche mese fa, nel proprio modo di pensare, di amare e di essere.
Ognuno di voi può anche rendersi conto di stare andando verso qualcosa, questi sono strutture più in contatto con il cuore, altri di andare verso un qualcosa di sconosciuto, ma di sentirsi profondamente impauriti da ciò. Questo è per il movimento che ha creato il sistema vecchio.
In questo periodo, di transizione dovete ancorarvi al cuore, cercare di non perdervi nei pensieri, di staccarvi dalle info che il vecchio sistema sta propagando. Cercate con il cuore, le informazioni, cercate la verità dei desideri del vostro cuore. La verità sta dietro a ogni notizia che vi propagano.
Più starete nel cuore, più sarete proiettai in una sorta di ignoto, ma non dovete provare alcuna paura. Ma, spostatevi nella gioia. Solo cosi possiamo cambiare e risanare il pensiero di coscienza collettiva.
G. Boccia

Ogni cosa che ci accade sia conscia che inconscia nell'infanzia, ci prepara ha una esperienza emotiva



Ciò che l'essere umano non si accorge, che la vita per noi, si basa su esperienze emozionali, su relazione con gli altri, ogni cosa che accade è un esperienza che dovrebbe portarci a conoscere, e liberare(il karma) la nostra mente e il corpo-fisico dai blocchi energetici e inconsci ricevuto nell'infanzia.


Si, ogni cosa che ci accade sia conscia che inconscia nell'infanzia, ci prepara ha una esperienza emotiva.

I problemi che abbiamo vissuto durante l’infanzia preannunciano come sarà la nostra vita da adulti. Ogni cosa che non vediamo di noi, un giorno influenzerà i nostri figli, la ritrasmettiamo nelle relazioni, e i figli assorbiranno quei comportamenti indotti dai traumi che si hanno.
Quindi avranno sia i propri traumi, che quelli dei genitori.

Da queste ferite emotive, e come le interagiamo nella relazione
si crea una parte della nostra personalità. 

La filosofia, la psicologia, ma anche tratti di religioni, o di scienza, ha sempre cercato cosa crea quei blocchi energetici(traumi infantili).
Oggigiorno si sono soffermati a 5 ferite, che sono quelle che creano la personalità della persona nelle relazioni con l'esterno.

Vediamo quali sono:

L’abbandono

L'abbandono è solitudine è per un bambino è la più grande paura.
chi ne ha sofferto e tutto preso dalla paura di scarsità, che porterà quasi sempre alla dinamica di abbandono del suo partner o i suoi progetti quando ancora è presto, per paura di essere loro stessi quelli che verranno abbandonati.
È una sorta di “ti lascio prima che sia tu a lasciare me”, “nessuno mi appoggia, non posso sopportare tutto questo”, “se vai via, non tornare”…
Le persone che hanno vissuto esperienze di abbandono durante l’infanzia, dovranno lavorare sulla loro paura della solitudine, sul timore di essere rifiutati e sulle barriere invisibili del contatto fisico.
Le ferite causate dall'abbandono non sono facili da curare. Solo voi stessi potete prenderne coscienza di quando le ferite inizieranno a rimarginarsi e quando il timore dei momenti di solitudine sparirà.


Il rifiuto

Genera sentimenti di rifiuto, pensieri negativi, come quello di non essere desiderati e porta alla svalutazione di se stessi.
Essendo una ferita inconscia, implica un rifiuto interiore. Ci siamo passati tutti... abbiamo fatto una
richiesta per un appuntamento, un lavoro, un aumento, un prestito, aiuto per fare qualcosa e siamo stati rifiutati. E questo ha fatto emergere un sentimento interiore estremamente spiacevole che è durato per diverso tempo.
Il rifiuto fa emergere molti sentimenti che ci fanno dubitare del nostro valore, che ci fanno porre delle domande sul nostro valore come uomini, donne o esseri umani. L'essere rifiutati può far mettere in discussione molti altri risultati che abbiamo raggiunto nella vita. Il rifiuto può avere il potere di mettere in dubbio chi siamo e quello che abbiamo raggiunto nella vita.
Chi ha avuto il trauma del rifiuto sente di non meritare l’affetto né la comprensione di nessuno, quasi sempre si isola, o crea confini per non entrare in una vera relazione-emotiva, è la paura di essere rifiutato. È probabile che, se avete sofferto di questi problemi durante l’infanzia, sarete persone “sfuggenti”. Per questo motivo, è indispensabile lavorare sul proprio timore, sulle proprie paure interiori e sulle situazioni che generano panico.

L’umiliazione


Questa ferita si genera quando in diversi momenti sentiamo che gli altri disapprovano ciò che facciamo e ci criticano. Il senso di umiliazione è un’emozione che proviamo quando qualcuno ci fa notare una nostra grave mancanza, facendo risaltare pubblicamente questo suo giudizio sprezzante. Una umiliazione può avvenire solo quando ci si sente dipendenti dal giudizio e dal potere degli altri: non a caso, l’etimologia della parola deriva da “humus”, la terra, cioè il sentirsi abbassati fino a terra.
Chi avuto questa ferita a una personalità dipendente. Potreste aver assunto un atteggiamento da “tiranni” ed egoisti come meccanismo di difesa, e potreste arrivare ad umiliare gli altri come scudo per proteggere voi stessi.
Se avete vissuto queste esperienze, dovrete lavorare sulla vostra indipendenza, sulla comprensione.

Il tradimento

Questi sentimenti sorgono quando un bambino si è sentito tradito, specialmente da uno dei suoi genitori, che non ha rispettato le promesse fatte. Questo fa sì che si ha sfiducia, come la sensazione di non meritare le cose promesse. Quando vivi la ferita da tradimento, indossi la maschera del controllore che ti fa diventare diffidente, scettico, in guardia, autoritario e intollerante. Fai di tutto per mostrare di essere una persona forte, di quelle che non si lasciano fregare facilmente, soprattutto che non si lasciano influenzare dagli altri. Aver sofferto di questi problemi durante l’infanzia crea persone sospettose e che vogliono sempre tenersi tutto stretto.

L’ingiustizia


Ha origine nei contesti in cui le persone che si occupano dei bambini sono fredde ed autoritarie. La conseguenza diretta sulla condotta di chi ne ha sofferto sarà un perfezionista, invidioso, taglia i ponti con il suo sentire.
Incrocia spesso le braccia, dà prestazioni che mirano alla perfezione, troppo ottimista, vivace, dinamico.

Ha difficoltà a chiedere aiuto, non ammette di vivere dei problemi, dubita delle sue scelte, si paragona con gli altri. Difficoltà,in generale,nel ricevere. 

G. Boccia 

Crisi di coppia, separazione.


Crisi di coppia, separazione.


Crisi, crisi... di coppia, amicizie, a lavoro.
Sentirsi incompresi, fingere di essere felici, accontentare fino a esaurire ogni energia. Sempre a dire di si, per paura di perdere quella persona; oppure il contrario non riuscire più a dire di si, per paura di essere ferito.
Le relazioni per gli esseri umani e tra le cose più importanti nella vita di ognuno di noi, sia che si tratti di relazioni d’amore, d’amicizia, rapporti di lavoro, occasionali.
Questo accade poiché nasciamo in relazione con una madre e un padre. Ciò creerà una base di memoria, da un aspetto verso il femminile, che è una simbiosi, e dall'altra la ricerca del maschile. Questo farà si che l'individuo in questo gioco di relazione e di separazione, creerà la sua personalità.

Ma, c’è, anche ciò che chiamiamo karma!
Quei blocchi che se non li bruci, si riportano a ogni relazione che hai e avrai nella vita.
La base di ogni tuo legame, quella che potrebbe rovinare o far fiorire ogni tuo singolo rapporto.

Di cosa parlo?

La relazione che hai con te stesso.

Si con Te stesso, hai a che fare con il karma.
Emozioni che trattieni in Te.

Allo stesso modo in cui una casa edificata su un terreno instabile, può essere distrutta. Anche i rapporti che si costruiscono nella vita, saranno fragili e precari, se il tuo suolo interiore, e inconscio, sarà pieno di blocchi.
Come avere un terreno pieno di buche, instabile.
Quando invece hai conosciuto Te stesso, hai fatto pace con i propri demoni, ci si muove nella vita con un solido senso di chi sei e la capacità di esprimerlo. Questo farà si che tutto ciò che costruirai sarà stabile, non crolla, di fronte agli imprevisti del cammino.

Quando ci muoviamo senza conoscerci, o inconsciamente non accettiamo dei nostri lati, siamo inconsci delle nostre attrazioni, quasi sempre falliamo.

Perché?

Per lo stesso motivo che una casa costruita su un terreni stabile prima o poi crolla!

Non puoi controllare i blocchi interiori, come non si può controllare gli eventi esterni.
Cosi la relazione che si costruisce è un evento che ci rispecchia per un effetto d'attrazione.
Ma se fai un percorso per conoscere i tuoi blocchi, le tue ferite, si realizza che ciò che è fuori è anche dentro di TE.
Comincia a conoscere il tuo vero te stesso.
Lasciando i blocchi che non altro sono delle ferite interiori non rilasciate. A quel punto si getta le fondamenta per costruire relazioni profonde e pienamente appaganti.

Quindi quando una qualsiasi relazione termina, o c'è una crisi, litigi, si deve chiedere: “cosa non ho visto di me?”
Si deve smettere di mentire a se Stessi, o incolpare l'esterno.
È iniziare a realizzare, come ti sentiresti se comprassi una casa che su il progetto è costruita secondo certi criteri, per poi scoprire che in realtà non è affatto così?
Ingannato? Deluso?
Cosi accade anche nelle relazioni.


Se non abbiamo integrato i demoni, i nostri bisogni, abbiamo realizzato le nostre ferite, noi attrarremo l'esperienza relazionale che ci farà vivere quella instabilità interiore.

Potresti pensare che se ti mostrassi per chi sei davvero gli altri non lo accetterebbero.
È vero, è possibile, che alcuni non accetteranno chi sei, ma le persone che ti amano e si amano, lo faranno, ti saranno vicine, e il vostro rapporto diventerà più forte che mai.

Perché, ciò che si costruisce su un terreno solido, resta per sempre.

Lascia che il tuo spirito possa espandersi e illuminare la tua vita e ogni relazione che hai, cominciando da quella che hai con te stesso. 


G. Boccia 
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