31 luglio Festa dei Maestri.


31 luglio Festa dei Maestri.
Tutti sono maestri e allievi di qualcuno o qualcosa.
FESTEGGIATE I VOSTRI MAESTRI sono coloro che, camminando davanti a voi, vi indicano il sentiero da percorrere.
È una festa spirituale che viene celebrata nel mese di Ashada (giugno-luglio) durante il plenilunio, dai discepoli che vogliono seguire un cammino spirituale sotto la guida di un maestro.
Per il discepolo questo è un giorno veramente importante, perché un sincero omaggio al suo Guru mostra la parte migliore di se stesso.
Secondo le scritture, uno studente non è qualificato al sadhana se non dimostra con azioni sincere il suo rispetto al Guru.
Iniziare una pratica in questo giorno è molto propiziatorio. Tutto ciò che si impara, dovrebbe essere trasformato in un sadhana di servizio disinteressato.
Il 31 luglio 2015 viene celebrato anche il saggio Vyasa, il mitico maestro che dettò a Ganesha il grande poema epico Mahabharata.
In questo giorno, tutti i mahatma, sadhu, Maestri onorano il grande rishi Vyasa in una puja particolare cantando il GuruGita, mentre gli allievi onorano i loro Guru con una dakshina o offerta, compiuta con sincerità.
Master G. Boccia

NON SEI ALTRO CHE ARMONIA E BELLEZZA


NON SEI ALTRO CHE ARMONIA E BELLEZZA

Che cosa succede se io bacio tutti i luoghi del tuo corpo che ti hanno insegnato ad odiare?

Cosa succede se poso le mani su di te e le lascio così, abbastanza a lungo finché il mio calore aderisce al tuo e tu dimentichi che fra la mia pelle e la tua c'è spazio?

Che cosa succede se mi piace tutto ciò che ti hanno detto di detestare e passo le mie giornate a sporcare il tuo cervello ben lavato?

Che succede se ti mostro nuove immagini di te stessa che hai accuratamente evitato di vedere allo specchio?

E se ti dicessi che tutto quello che dicono è sbagliato e iniziassi a riempire le tue orecchie con parole vere in una lingua che conosci ma hai smesso di parlare?

Che cosa succede se pianto nuovi fiori nei luoghi ispidi dentro di te e ti insegno i loro nomi e le stagioni della loro fioritura?

Che cosa succede se ti chiedo di non reciderli e permettere che invadano le tue vie e decorino tutta la tua vita?

Succede che non ti permetto di dimenticare mai che non sei altro che bellezza.

Tyler Knott Gregson

sei bravo” “sei cattivo” “sei intelligente” “sei timido” “sei brutto”


Quando da piccolo ti hanno detto “sei bravo” “sei cattivo” “sei intelligente” “sei timido” “sei brutto”
Ti hanno insegnato ad identificarti all'emozione, a un evento.
Ma, ti hanno mentito...
Smetti di credere incondizionatamente all'emozione del momento.
L'emozione è un onda vibrazionale che continuamente passa nel tuo corpo.
Se non ti identifichi, ella si comporta come l'onda che arriva a bagnare la spiaggia, ma poi si ritira...
Tutto ciò che accade è utile, ma devi usarlo, non farti usare.
Tu, sei ciò che vuoi essere...
Ridi di più!
Ridi "con te" e non "di te"
Sii serio!
Ma,Prenditi meno sul serio!
E Ama te stesso...
Tu, sei meraviglioso per quello che sei, con ogni tuo limite e potenzialità
G. Boccia

LA LEGGENDA DELLA LUNA PIENA

LA LEGGENDA DELLA LUNA PIENA
 
 
 
 
In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:
– Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-
– Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata.
Sono disperato… aiutami! – rispose il lupo.
 La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi.
E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.
– Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto – disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio.
Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna.
Poi sparì tra il folto della vegetazione.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.
I lupi lo sanno… 
e ululano festosi alla luna piena…
 
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