Rispondo alle vostre domanda:
il sesso è un veicolo per arrivare al sé?
Si, in tantissimi testi antichi si paragonava lo stato elevato di coscienza a quello che si raggiunge nell'accoppiamento sessuale, poiché in quel momento c'è una piccola morte del “io”. (dissociamento dalla mente, abbandono delle armature erette dalla mente) segno distintivo della liberazione dai limiti e dai condizionamenti.. l'incontro con il sé.
Il desiderio sessuale è ambiguo, questo lo dobbiamo ammettere: da un lato ci tiene prigionieri e dall'altro è la forza più potente della natura. Una volontà universale di unione, ma anche per la riproduzione della specie. Certo l’atto fondamentale di riproduzione della vita deve portare con se il godimento e il piacere, per creare una attrazione a farlo.
E’ necessario superare gli innumerevoli tabù legati al sesso. Alle relazioni civile, religioso, etc. etc, creati a Doc. dalle religioni, dalla società-politica. Questo proprio per staccare la possibilità di essere coscienti. Delle energie e delle possibilità dell'essere umano, che ha in sé.
L’accoppiamento rituale è antico come il mondo stesso, in alcune tradizioni
mistiche come il Tantrismo, è stato impiegato per trascendere la coscienza sensoriale.
In effetti, lo scopo non è quello di provare piacere o di avere prestazioni da urlo! Ma di impiegare il piacere per risvegliare l’energia (Kundalini) e indirizzarla verso un livello superiore di coscienza.
Il punto è questo, mentre l’essere umano si fa imprigionare dalla sensualità, la persona in coscienza, impiega l'atto sessuale come strumento per la liberazione del suo sé.
G. Boccia