Nessuno ti può insegnare ad amare
"Nessuno ti può insegnare ad amare. Se si potesse insegnare l’amore i problemi del mondo sarebbero molto semplici,
no?...
Non è facile imbattersi nell’amore.
È invece facile odiare e l’odio può accomunare le persone...
Ma l’amore è molto più difficile.
Non si può imparare ad amare: quello che si può fare è osservare l’odio e metterlo gentilmente da parte. Non metterti a fare la guerra all’odio, non star lì a dire che cosa orribile è odiare gli altri. Piuttosto, invece, vedi l’odio per quello che è e lascialo cadere...
La cosa importante è non lasciare che l’odio metta radici nella tua mente.
Capisci?
La tua mente è come un terreno fertile e qualsiasi problema, solo che gli si dia tempo a sufficienza, vi metterà radici come un’erbaccia e dopo farai fatica a tirarla via. Invece, se tu non lasci al problema il tempo di metter radici, allora non sarà possibile che esso cresca e finirà, piuttosto, con l’appassire. Ma se tu incoraggi l’odio e dai all’odio il tempo di mettere radici, di crescere e di maturare, allora l’odio diventerà un enorme problema.
Al contrario, se ogni volta che l’odio sorge tu lo lasci passare, troverai che la mente si fa sensibile senza diventare sentimentale.
E perciò conoscerà l’amore"
(Jiddu Krishnamurti).
La sessualità nel Tantra
La sessualità nel Tantra
Molti chiamano il tantra “un modo femminile di fare l’amore”. In sanscrito “tantra” significa “metodo per ampliare la consapevolezza”. Tutte e due le definizioni hanno il loro pregio, ma la seconda dà senso alla prima. Anche se praticando le tecniche tantriche diventiamo dei migliori amanti, questo non è l’obiettivo principale, ma, piuttosto, un piacevole effetto collaterale.
Il
tantra nacque intorno al 2000 a.C. nella valle dell’Indù fra gli
Harappei, un popolo di matrice matriarcale, che avevano una vera e
propria cultura del piacere: il lussuoso letto della padrona di casa
stava nel salotto ed era lì che la donna festeggiava l’atto amoroso con
l’uomo che aveva scelto. Il rapporto con la sessualità era molto
cosciente, rilassato, naturale e fare l’amore era un atto sacro. Nei
secoli successivi, carichi di repressione sessuale, il tantra
sopravvisse in alcuni ashram indiani segreti e in alcune linee del
buddhismo tibetano. Arrivato in occidente circa 10 anni fa, trovò un
terreno culturale fertile che era arato dalla rivoluzione sessuale e
concimato dall’emancipazione della donna. Oggi riscontra sempre più
interesse proprio perché unisce in un’unica pratica i tre desideri umani
più profondi: quello di fare sesso, quello di amare e quello di essere
veramente se stessi.
La via tantrica comprende 3 passaggi:
Nella pratica tantrica si vive la sessualità in modo più interiore, si combinano sesso, amore e meditazione, si rivolge il faro della consapevolezza verso l’interno e non verso l’esterno, si scende nella profondità della propria anima, si viaggia nei territori della psiche umana, dove la donna solitamente ha più dimestichezza. Perciò è la donna che assume la guida nell’atto tantrico: guida i tempi, i ritmi, la velocità, le pause..... La donna apre il suo corpo e l’uomo la penetra corporeamente, l’uomo apre il suo cuore e la donna lo penetra con il suo amore. Ognuno si apre completamente all’energia dell’altro e si lascia impregnare fino ad essere strapieno, fino ad arrivare ai limiti del proprio sistema corpo-mente e a scoprire ciò che lo aspetta al di là della coscienza ordinaria.
Elmar e Michaela Zadra
Istituto Maithuna
La via tantrica comprende 3 passaggi:
- Liberare la propria energia sessuale. Non in senso di sesso sfrenato, ma in senso affettivo: sentirsi a proprio agio, ricollegare cuore e sesso, rilassarsi nell’atto amoroso e goderselo fino in fondo, distanziarsi dai tanti ideali che si ha in testa (il supermaschio, la donna sempre bella), ritrovare il piacere nel tempio del proprio corpo, coltivare una comunicazione intima col partner, abbandonarsi alle sensazioni più intime e condividerle in due. Dopo aver guardato in faccia i propri mostri interiori, dopo essersi ricollegati con l’energia cruda del primo chakra, tutto questo non rimane più un sogno, ma diventa molto concreto: iniziamo ad accettarci per quello che siamo, con le paure, con la follia, i sentimenti, i desideri e bisogni più intimi e profondi.
- Aumentare il piacere: molti faticano con la meditazione, non perché sia una prassi che viene dall’oriente o perché non sono abbastanza disciplinati, ma perché non sopportano il piacere che ne deriva. Siamo tutti abituati a un certo limite di piacere e appena lo superiamo, inconsciamente mettiamo in atto delle strategie per ridurlo di nuovo: Per questo anche il periodo di innamoramento prima o poi finisce, non sopportiamo di essere così aperti, amorevoli e vulnerabili. Nel tantra invece ricostruiamo proprio lo stato innamorato, perché è lo stato che fa da trampolino per andare in estasi, è la chiave che più di qualsiasi pratica ascetica ci apre la porta al divino che ognuno contiene in sé.
- Il prossimo passo dall’orgasmo ci porta all’estasi. Qui non si tratta affatto di trasformare il sesso in “qualcosa di più puro o più spirituale”, come viene chiamato da una moderna corrente di repressione sessuale nella veste new age, ma di ampliare l’orgasmo nel vero e proprio senso. Estasi non è altro che un orgasmo più grande, un orgasmo che ci coinvolge pienamente, che pervade tutto il corpo, la mente e il corpo energetico per portarci al nostro centro, alla vacuità, alla piena consapevolezza, alla grande beatitudine. Quando l’uomo sperimenta la parte femminile in sé e la donna la parte maschile in sé, può avvenire il cosiddetto matrimonio interiore che ci prepara ad incontrare noi stessi e il partner senza filtri, senza maschere, senza limiti e ad amarsi in quello spazio meditativo, dove uomo e donna si aiutano a vicenda a salire la scaletta dei chakra per unirsi nell’oceano dell’orgasmo estatico e fanno l’amore per ore.......
Nella pratica tantrica si vive la sessualità in modo più interiore, si combinano sesso, amore e meditazione, si rivolge il faro della consapevolezza verso l’interno e non verso l’esterno, si scende nella profondità della propria anima, si viaggia nei territori della psiche umana, dove la donna solitamente ha più dimestichezza. Perciò è la donna che assume la guida nell’atto tantrico: guida i tempi, i ritmi, la velocità, le pause..... La donna apre il suo corpo e l’uomo la penetra corporeamente, l’uomo apre il suo cuore e la donna lo penetra con il suo amore. Ognuno si apre completamente all’energia dell’altro e si lascia impregnare fino ad essere strapieno, fino ad arrivare ai limiti del proprio sistema corpo-mente e a scoprire ciò che lo aspetta al di là della coscienza ordinaria.
Elmar e Michaela Zadra
Istituto Maithuna
La Bellezza
"La Bellezza ha tanti significati quanti sono gli umori dell’uomo.
scriveva Oscar Wilde."
La bellezza per me, che sono solo un folle.. è un illusione, essa esiste soltanto nella mente.
L'unica bellezza che vedo è nella luce degli occhi, e nel sorriso...
Quella luce che ti si riflette nel cuore.
Quella si che è bella... è un frammento dell'Anima...
G. Boccia
Tra la notte e l'alba con un tocco delicato ti accarezzo il cuore..
Tra la notte e l'alba con un tocco delicato ti accarezzo il cuore..
Attraverso un contatto di sensi, un ricordo.. un sogno, un desiderio...
La tua pelle scorre sotto i polpastrelli mentre ti spoglio, mettendoti a nudo l’anima...
Ti sfioro lentamente per non svegliarti..
Sei, siamo, uno con l'anima, tra il sogno la notte e l'alba non esiste più il corpo...
Ma si è in una sorte luce che emenda un ricordo di te...di noi.
...da allora e da sempre, tu sei in contatto totale con l'energia che mi scorre dentro...
e da li la connessione diverrà totale, qua i tuoi confini non li puoi mettere, le tue paure non hanno esistenza...
Tra la notte e l'alba prima che il sole con il suo albeggiare mi risvegli, c'è solo amore incondizionato.
G. Boccia
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