la narcisista maligna



Il narcisista maligno (manipolatrice perversa)
l’inganno e il raggiro sono il pane quotidiano di tutti coloro che fanno della manipolazione un’arte, uno stile di vita avente come fine ultimo annientare l’altro. Si tratta di ragni che tessono bene la loro tela, in attesa della prossima vittima.
Doctor Jekyll e mister Hyde, dolce al cospetto degli altri, ma vendicativo e subdolo alla spalle. Avete capito di chi stiamo parlando?
No, nessun soggetto in particolare, ma sole persone: narcisisti maligni o manipolatori perversi.
Non la persona affetta da disturbo narcisistico di personalità in generale, ovvero colei /colui che ha dei tratti inerenti a questo disturbo, ma il narcisista cattiva/o, il narcisista maligna/o (come lo chiama Otto Kernberg), il più patologico dei narcisisti.
narcisisti maligni sono bugiardi, ipocriti e manipolatori affettivi. Hanno un’alta considerazione di loro stessi, esagerano le proprie capacità, appaiono spesso presuntuosi, credono di essere speciali, superiori, di dover essere soddisfatti in ogni loro bisogno e pretendono di avere diritto ad un trattamento particolare. Ma questo non basta, altrimenti avremmo a che fare con un “normale” narcisista. Il tutto risulta condito dal comportamento maligno che porta tale soggetto ad avere anche tratti borderline, antisociali e paranoici.
manipolatori perversi hanno come obiettivo quello di agire attraverso la manipolazione e il raggiro per far compiere al proprio interlocutore delle azioni che tornano ad esclusivo vantaggio personale, si approfittano dell’amore altrui a scopo egoistico. I manipolatori non provano senso di colpa per quello che fanno poiché tutto è finalizzato a soddisfare il proprio ego. Manipolano la vittima amorosa con falsa tenerezza, e dopo averla conquistata se ne nutrono in maniera avara.
Le vittime sono minate e fiaccate nei loro punti deboli e, di conseguenza, piombano in una spirale negativa dalla quale non escono senza traumi. Ogni relazione deve soddisfare regole e richieste rigidamente imposte.


Identikit del manipolatore perverso

L’indizio che ci fa capire se abbiamo a che fare con un manipolatore perverso è la sensazione di soffocamento, la presenza costante di critiche, insinuazioni, sarcasmo che hanno come scopo finale quello di distruggere l’autostima dell’altro fino all’incapacità di vivere. I manipolatori godono dell’umiliazione altrui e non vorrà mai mettersi in discussione, non accettano alcuna critica. Preferiscono criticare  e accusare piuttosto che confrontarsi in modo adulto e maturo con l’altro.
manipolatori fanno finta di amare, ma non provano alcun sentimento anzi tendono a maltrattare: l’altro è solo lo specchio in cui si riflette.
Si tratta di persone altamente danneggiate, che a loro volta hanno subito traumi, maltrattamenti, abusi comportamentali ed emotivi verificatisi in tempi molto precoci e a causa di questo perpetuano il trauma traumatizzando a loro volta.
La manipolazione costituisce il fulcro di ogni relazione e la perseverazione nella stessa la connota di perversione, ed è l’unica modalità per entrare in contatto con l’altro.

Gli strumenti della manipolazione

Gli strumenti di manipolazione più diffusi sono:
1) il ricatto affettivo e le minacce: l’affettività diventa una merce di scambio, il ricatto è sottile a volte impercettibile, ma alla lunga si ha l’impressione di essere imprigionati in una modalità di relazione che non da libertà di scelta poiché ogni gesto viene valutato e misurato in funzione del tornaconto personale.
2) la colpevolizzazione: la causa dei propri problemi è sempre attribuita all’altro e se si trova rimedio si è sottoposti a minacce di vario tipo che confluiscono spesso nell’interruzione della relazione.
3) le bugie e le lusinghe: quando arrivano complimenti e apprezzamenti in quantità e limitati nel tempo molto probabilmente il vostro interlocutore vuole ottenere qualcosa da voi. È fondamentale ricordare la differenza tra affetto e gentilezza, il primo è un sentimento profondo la seconda invece è un comportamento che non coincide necessariamente con un sentimento genuino.
4) la denigrazione: è un processo continuo e minuzioso, mirato a denigrare il partner, a minarne l’autostima attraverso la restituzione di una immagine negativa di sé che con il tempo finirà per fare propria.
5) l’ invadenza: consiste nel mettersi sempre al posto dell’altro e di intromettersi nelle sue scelte e decisioni senza prendere in considerazione il suo punto di vista.
6) le spalle al muro: è la tecnica che chiude il dialogo mettendo in evidenza le contraddizioni dei ragionamenti, manipolandoli in modo tale così da far passare l’altro come una persona incoerente e dalle idee poco chiare.
7) la dipendenza indotta: comprende sia la dipendenza affettiva che materiale, entrambe hanno come obiettivo di depotenziare e minare l’autonomia e l’indipendenza del partner mettendone in luce le debolezze e gli errori.
Insomma, se riconosceste uno di questi comportamenti cominciate a pensare di avere a che fare con un manipolatore perverso e correte subito ai ripari. 
Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2013/12/manipolatore-perverso-narcisista/

La vera vocazione di ognuno è una sola, quella di arrivare a se stessi..



La vera vocazione di ognuno è una sola, quella di arrivare a se stessi..
Poi, chi Tu sei, non ha importanza...
Tu, cosa faccia non ha importanza...
Ognuno il suo percorso...
che poi, in fin dei conti è indifferente.
L'importante è trovare il proprio dharma, non un è destino qualunque, e il percorso che ci porta sciogliere le fratture dentro di sé.
Restare nel giudizio, restare su un emozione, bella o brutta che sia, ci si è soffermati a metà percorso, una fuga dalla propria paura, di lasciare evolvere verso qualcosa che spiazza ogni credo...
Si, chi restare fuori dal dharma sta fuggendo da il reale sé stessi, perchè la paura si è insidiata nel suo cuore, e per non affrontarla siamo diventati cosi bravi nel costruire demoni, o colpe altrui...
Ma la realtà è la paura del percorso che ci porta all'incontro con la propria Anima.
Paura dii liquidare la propria materia, paura di essere leggeri, paura di qualcosa che spiazza ogni credo!
Questa Paura che vi fa soffermare su emozione, su un credo.
La realtà Non c'è nulla oltre il Tuo dharma, fuori e solo paura di lasciare e andare verso la propria Anima.
Quindi non soffermarti nel giudicare chi TU sia,
Non soffermarti come Tu sei,
Ma corri, balla, ridi, piangi, è affronta la Tua più grande Paura...
DI ESSERE PERFETTA/O COSI COME SEI!
G. Boccia

Il dono più grande




Il dono più grande che una persona può farti è il concederti la libertà di essere spudoratamente te stesso, senza inibizioni, senza limiti, senza filtri, senza finzioni, senza giudizi...
I. Daolio

La trasformazione



La trasformazione può accadere solo se prima accetti il tuo essere naturale.
Sei perfetta/o come sei. Sei come l’esistenza ti ha creato...
In Te è nascosta una cosa più grande, ciò che vediamo è solo il guscio del Tuo essere.. 
Se vai oltre, si percepisci l'Amore, è come un seme, lo si interra, lo si annaffia e si apre, il guscio si rompe, e il fiore sboccerà...

TU sboccerai... cosi perfetta/o come sei!

G. Boccia
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