Alle fonti della gioia, Ananda Moyi Ma

Alle fonti della gioia


La piena conoscenza può realizzarsi solo in un’anima libera e aperta, 
ma le abitudini intralciano l’anima e la incatenano.

Siete giunti nel mondo in quel veicolo che è il corpo e quando ripartirete, 
dovrete certo abbandonare questo corpo, nudo com'è.
 Se durante la breve durata della vostra esistenza terrena lo ornate e lo inghirlandate 
quasi unicamente di ragione, 
faticherete molto a strappare questi orpelli. 
Se il vostro corpo resta leggero, anche il vostro pensiero lo sarà. 
Se il corpo e la mente non sono agghindati con ridicole maschere, 
sarà più facile per l’anima elevarsi e liberarsi.

Ananda Moyi Ma – Alle fonti della gioia



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Illusione o Amore

Illusione o Amore di Giuseppe Boccia


Tutti siamo innamorati di qualcuno.

In ogni momento della nostra vita, c'è qualcuno che amiamo. Questo accade perché l'altra persona, nel suo profondo ha più pensieri che hanno una vibrazione simile alla nostra rispetto ad altri. Questa è una memoria che abbiamo preso nel concepimento e nella crescita dalla Madre, con cui si crea un legame inconscio di pensieri, che plasmano un mondo per il neonato. Si creano cosi le prime esperienze di esistenza! 

Quindi nell'essere umano si crea un magnetismo d'attrazione, in ogni istante siamo attratti da quella persona che ha pensieri interiori che compensano i nostri. Come il neonato è attratto dalla madre. 
Quindi ciò accade per far sì che noi facciamo esperienza con quella determinata persona che in quell'istante ha più pensieri in similitudine rispetto ad altri. 

Questa non è una realtà d'Amore, ma una semplice esistenza di vita esperienziale. L'amore è alla base della vita di tutti noi, ma NON è, quell'attrazione-magnetica creata dai pensieri interiori che ogni istante della nostra esistenza attraggono e vengono attratti da una determinata persona. Ogni particella è composta da un'energia che possiamo chiamare luce, Amore o Dio, ed è ciò che dobbiamo trovare, prima in noi stessi poi realizzando il fuori. In quell'istante crollerà il giudizio, il bisogno, il/la Bambino/a interiore che si distacca dall'illusione della mente-corpo. 
Per ritrovare sé stesso in Dio, e in tutto che è uno. L'Amore che ci hanno indotto a credere che si trova fuori, non è altro che la simbiosi che il neonato ha con i genitori; non è altro che un uso distorto della realtà, del bisogno,ecc. Un'illusione! Che ogni volta ci crolla addosso; ma se noi adiamo incontro a quel magnetismo d'attrazione con consapevolezza di esperienza evolutiva, possiamo trovare parti di noi stessi. 

Quindi non cercate L'Amore nell'altro, ma cercate la vostra esperienza nell'altro. E troverete Dio.
Giuseppe Boccia

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L'abitudine è dura a morire...


Il gatto del Guru

"C'era una volta, in un ashram dell'india antica, un maestro di yoga che insegnava a un gruppo di allievi. Tutte le mattine si riunivano per la pratica della meditazione. Un bel giorno un allievo trovò, nei pressi dell'ashram, un gattino abbandonato e, preso da compassione per la sua situazione, lo portò all'ashram. Il gattino venne ben presto adottato dalla comunità e prese a farsi benvolere per la sua simpatia. Al mattino però come tutti i cuccioli aveva voglia di giocare, e disturbava il momento della meditazione collettiva.
Il guru, per risolvere il problema, stabilì che, prima della meditazione, il cucciolo venisse legato a un palo per non creare disturbo, e liberato alla fine.
Gli anni e i secoli trascorsero.
Il maestro e i discepoli in questione scomparvero, per lasciare il posto a nuovi guru e nuovi allievi, ma l'abitudine è dura a morire...

Se oggi entrate in quell'ashram, troverete un cartello ben in vista all'ingresso che dice:
regole per la meditazione: primo, procurarsi un gatto e legarlo al palo..."



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Svastica un simbolo di pace


La svastica, o croce uncinata, è uno dei simboli più antichi, presente nelle religioni e nelle tradizioni di tutti i continenti. La parola deriva dal sanscrito swastika (in Devanagari, स्वस्तिक), che significa “fortuna” o “buon auspicio”: era pertanto un termine positivo, di sapore augurale.
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