Ciò che sentiamo è vero






Ciò che sentiamo è vero, ma non usiamolo come alibi.

Non siamo stati amati come avremmo voluto,
ma questo non ci autorizza a chiudere il cuore.


E quando non riesci a guardare te stesso,
prova a guardare l'altro!


Ritroverai te stesso!

G. Boccia

Disimparare per Apprendere di G. Boccia


In questo filmato viene spiegato ciò che vi dico alle lezioni, che una volta che nelle vita avete formato un pensiero una forma di credo...
il cervello costruisce canali preferenziali per apprendere, una volta formate le convinzioni, quando decide di disimparare per apprendere altro fa un'enorme fatica.

Se vogliamo cambiare noi stessi, dobbiamo portare attenzione a ciò che vogliamo cambiare e continuare, continuare fino al raggiungimento del cambiamento .

Ne è d'esempio questo esperimento in cui il manubrio di una normale bicicletta è stato progettato per andare al contrario. Se vuoi girare a destra, devi girare il manubrio a sinistra e viceversa.

G. Boccia
Guardatelo.



Felicita? di G. Boccia


Felicita?
sii incontrata un uomo è bello e sei felice,
ti scrive (ora tramite chat di fb,) sei bellissima, e sei felice,
ti scrive che al vostro incontro ho percepito... bla ...bla... e tu sei felice.
Oppure si vince a un lotteria, o si riceve del denaro che volevi da tempo, e sei felici.
Altri per altre proiezioni esterne... lavoro, vaganza, etc.
Ora sei felice, ma poi?
Quella sensazione di gioia non durano mai a lungo!
Se la tua gioia è stata causata da qualcosa, scomparirà: sarà una cosa del momento.
Esiste però un tipo di felicita diversa, che qualsiasi cosa accada, continuerà a esistere.
Questo stato è dentro di te, dietro alla e ferite, al bisgno di essere nutriti, c'è l'equilibrio.
Una volta separati dal bisogno esterno, che non rincori esternamenta un evento, un qualcosa per essere felice.
Troverai la paura, Ma, una volta vinta la paura
all'improvviso sei felice, senza ragione alcuna.
Non riesci a stabilire il perchè. E' così e basta.
Ebbene, questa stato non può essere disturbato.
Se trovi questa percezione, di certo ti stai avvicinando al tuo bambino interiore.
Il piccolo buddha in Te.
G. Boccia

Chi sono veramente?


Chi sono veramente?
Farsi questa domanda pone la persona al centro di se stessi.
Sono il mio corpo?
Sono i miei pensieri?
Sono le emozioni che provo?
No, sei l'osservatore del corpo, dei pensieri, e delle emozioni. 

La maggior parte delle persone vive identificata nel corpo, condizionata dagli aspetti societari e culturali.
L'essere umano è convinto di essere il proprio corpo, la propria immagine, i propri pensieri.
"Chi sono Io?"
Si può provare l essenza dell'osservatore nella meditazione, poiché crea una separazione dalla mente.
Separa ciò che siamo veramente da tutte le false identificazioni con il corpo e la mente.
Un primo passo si raggiunge divenendo consapevoli che noi siamo il soggetto che percepisce le sensazioni (e non le sensazioni stesse).
Quindi noi siamo colui che vede, la fame, che vede l'emozione, che vede il pensiero.

Questa stato di essere molte tradizioni spirituali la chiamano osservatore, o coscienza , è la sensazione precisa che noi siamo i soggetti delle nostre esperienze, ed è un primo livello di identificazione reale.

Nella mia esperienza, la vera libertà, la si raggiunge quando si supera anche questo stato di osservatore, quando si diviene consapevoli di non essere nulla di tutto ciò; né le sensazioni, né colui che sente le sensazioni.

Ciò che siamo veramente è al di là di ogni descrizione, siamo energia, è qualcosa di immateriale, incorporeo.

L'io o l ego disegna la vostra percezione di voi stessi. Limitando la percezione, di se stessi, e così facendo crea e limita i confini.

Prima è solo la mente che parla, che si definisce, si giudica.
Dopo, non ci sono parole ma solo essere.

G. Boccia 
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