INTERPRETARE LA FIAMMA DELLE CANDELE


COME INTERPRETARE LA FIAMMA DELLE CANDELE
Molte volte succede che le candele usate per rituali o semplicemente accese per una purificazione assumono forme e comportamenti tali che destano la nostra curiosità.
La cosa può apparire un po’ semplicistica, ma nel procedere a un rituale, accade spesso che le fiamme delle candele si comportino in maniera strana, rifiutino di rimanere accese o vacillano, oppure agiscono in maniera diversa, senza che nulla sembri per questo influenzarle. Per altro esse possono essere condizionate dall’interazione della fiamma con le energie presenti.

L'Amore



L'Amore è quel qualcosa forte come un albero, 
sensibile come un fiore...

G. Boccia

Rispondendo alle vostre domande: Chi fugge in amore? di G. Boccia


Rispondendo alle vostre domande:
Chi fugge in amore?
La verità è che non gli piaci abbastanza?
La realtà è diversa...
L’identikit di chi fugge, è il ritratto di una persona che non sa amare.
Non ha importanza se gli piaci abbastanza, o com'è il tuo carattere.
Scappare, tradire, è segno di un’incapacità relazionale.
Possono essere molte e diverse le motivazioni per le quali una persona si comporta in questo modo, ma sempre basate alle sue ferite incoscienze, che lo porta a fuggire, o tradire, di fronte ai sentimenti.
Può essere la paura di mettersi nelle mani di un’altra persona, di fidarsi di qualcuno, di sacrificarsi o di limitare la propria libertà.
Può essere il non accettare le proprie emozioni e i propri sentimenti così come il bisogno di controllare tutto.
Può essere il narcisista o il borderline, o una persona con il gusto di essere semplicemente cercati. Di sapere che l’altro ci vuole, ci desidera, ci brama. E infine, ci ama.
Quindi un Amore malato...
Chi fugge ? "Chi non si sa amare".
L'Amore relazionale e una fusione, tra due individui.
Anche tra due caratteri totalmente opposti...
G. Boccia

Donne e e la paura di non essere amati, amore bordeline.

Il disturbo borderline e la paura di non essere amati

Il disturbo borderline e la paura di non essere amati

Come è noto, allo stato attuale, si registra un'espansione incessante dei disturbi di personalità, tra i quali il disturbo di personalità borderline.
Oltre ad una maggiore attenzione da parte dei clinici, che ha trovato ampio sviluppo negli ultimi tempi, possiamo dire che tale fenomeno sia condizionato non solo da fattori di ordine psicologico, ma anche di ordine psicosociale. Nel momento storico attuale, l'incertezza, la precarietà, l'instabilità sono diventati parametri prevalenti che trovano esplicazione in tutte le aree del vivere sociale, e che si riflettono soprattutto nelle dinamiche interpersonali dando luogo a relazioni superficiali dove lo spazio per la riflessione, il significato per le relazioni umane trova ormai poco spazio.

Borderline = narcisismo
Come tutti i disturbi di personalità il disturbo borderline è una malattia del narcisismo:
la relazione oggettuale rimane centrata sulla dipendenza analitica dell'altro, ciò presuppone la necessità di appoggiarsi all'altro ponendosi in una condizione di gratificazioni e mettendo in atto continue manipolazioni.

Il soggetto borderline si consuma nel tentativo di stabilire relazioni esclusive in cui il rischio di abbandono non sia contemplabile, ma una volta raggiunta l'intimità, la relazione desiderata, subentra l'angoscia di poter essere fagocitato dall'altro. Ne consegue la continua ricerca di relazioni interpersonali intense ma fortemente instabili.
Le relazioni sono intense ed instabili, accompagnate da una pervasiva e violenta paura dell’abbandono, che si esplicita negli strenui tentativi di non rimanere da solo con manipolazioni e isolamento del compagno.

In questa direzione la qualità “tumultuosa” delle relazioni intime, caratterizzate da frequenti discussioni, ripetute rotture e sentimenti di fiducia/disponibilità/idealizzazione dell’altro che si alternano a vissuti di dipendenza/indegnità/svalutazione tradimenti e violenza verbale e fisica.

La paura dell'abbandono

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