Gli
appassionati di botanica e di giardinaggio sostengono spesso di
parlare alle loro piante per farle prosperare. Leggenda o no, in
Messico vive un uomo che applica questa regola alla lettera e riesce
a coltivare ortaggi giganti, semplicemente parlando con loro!
Miracolo
o leggenda?
Ottenere
cavoli di 45 chili, foglie di bietola lunghe 1 metro e mezzo, piante
di mais che raggiungono un’altezza di 5 metri, 150 tonnellate di
cipolle per ettaro invece delle 16 tonnellate medie e altro ancora…
La persona che riesce a compiere questi prodigi con tecniche
ecocompatibili si chiama Don
José Carmen Garcia Martinez.
Negli anni
‘70, per far fronte ai problemi causati da un suolo sterile, il
giovane agricoltore non si è disperato, e invece di usare concimi e
altri espedienti chimici, ha iniziato a parlare con il terreno.
Secondo lui, la terra e le piante hanno una forma di intelligenza che
permette loro di comunicare con l’uomo. Basta sapere come parlare
con loro, e soprattutto ascoltarle!
Questo
agricoltore è in grado di coltivare senza
pesticidi,
di utilizzare pochissimo
fertilizzanterispetto
all'agricoltura convenzionale (ne usa 700 g per ettaro rispetto ai
500 kg per ettaro dell’agricoltura intensiva), di far crescere
ortaggisu
terreni salini,
di rendere le piante piùresistenti
alle malattie,
ecc.
Don José
Carmen offre soluzioni pratiche, semplici ed economiche ai problemi
causati dalla moderna agricoltura, come l’inquinamento e la
distruzione della biodiversità. La sua competenza potrebbe essere
una risposta straordinaria ai problemi ambientali e alimentari
presenti nel mondo.
Come
ha fatto?
Quando gli si
chiede come fa a raggiungere tali meraviglie, Don José Carmen spiega
il suo metodo:
«Le piante
posseggono una vita come qualsiasi altra persona, come gli animali ed
ogni altra cosa. Dobbiamo imparare a conoscerle, a trattarle con
dolcezza. Le piante capiscono, sanno. Non tutti gli uomini hanno
affinità con le piante, e non tutte le piante hanno affinità con
gli uomini. È una questione di compatibilità, come avviene tra i
gruppi sanguigni delle persone. Le piante stesse possono essere
raggruppate a seconda dell’affinità, a seconda della loro energia.
Io
non credo nei fertilizzanti chimici, perché bruciano la terra. Per
me, il
miglior fertilizzante è conversare con le piante.
La terra si
alimenta con gli scarti dell'ultimo raccolto.»
La
comprensione delle piante come esseri viventi
Secondo lui
sono le piante stesse ad insegnarci come coltivarle. Don José Carmen
comunica con loro e sostiene anche, usando le sue stesse parole, di
“utilizzare l’energia temporale di un’altra dimensione”.
Senza
saperlo, è giunto alle stesse teorie dei giardinieri di Findhorn e
di Perelandra, quelle di Sir Geroges Treyvelyan e di Machaelle Small
Wright. Findhorn è un piccolo villaggio sperduto della Scozia, non
molto lontano dal famoso lago di Loch Ness, e Perelandra si trova in
Virginia, nella parte sud-ovest di Washington.
Tutti in
Messico si rivolgono a lui, dall’agricoltore al chimico,
dall’agronomo all’ingegnere. Il miracolo di Don José Carmen è
il suo amore per le piante, le parole che rivolge loro e l’uso di
antiche ricette azteche, in questo modo è riuscito a coltivare
ortaggi giganti.
I
risultati ottenuti
Verrebbe da
pensare ai frutti del paradiso…, ma ci troviamo solamente nella
Valle di Santiago, quasi nel cuore del Messico, davanti alle piante
di Don José Carmen, un umile contadino che potrebbe rivoluzionare
l'agricoltura.
Un
giornalista peruviano, Yvo Perrez Barreto, si è recato a casa di Don
José Carmen ed ha descritto ciò che ha visto. Ma non è l’unico
testimone: l’Università di Agronomia di Chapingo (Messico), sotto
la direzione del professor Nicolas Cerda, uno specialista in terreni,
ha confrontato i risultati di Don Carmen con quelli ottenuti dai
metodi dell’Università sui suoli confinanti.
Degli
ingegneri del Ministero dell’Agricoltura sono andati ad analizzare
l’acqua, i vegetali, i semi e soprattutto il terreno vulcanico
dell’agricoltore. Non è stato riscontrato nulla di particolare.
Il
suo segreto è l’amore
Don José
Carmen è convinto di aver raggiunto questi risultati miracolosi
grazie alla comunicazione che ha stabilito mentalmente con le piante.
Per lui è l'amore il segreto che gli dona il pollice verde.
Un'altra cosa
che Don José Carmen riesce a fare è piantare alberi per attirare la
pioggia, scegliendo accuratamente le specie di alberi che pianterà
lungo un tracciato poligonale. Lo stesso esperimento è stato
condotto presso l'Università di Chapingo, con la quale Don José
Carmen ha trascorso un periodo di ricerca, e funziona! Purtroppo,
l’esperimento è stato condotto mentre il rettore dell'Università
era in procinto di andare in pensione, e la prima cosa che ha fatto
il nuovo rettore è stato di tagliare tutti gli alberi!
Ecco
un estratto del rapporto ufficiale che riporta i risultati ottenuti:
«Zona
situata nel deserto del Vizcaino dove non piove da sei anni: dopo
aver disposto la piantagione seguendo le indicazioni di Don José
Carmen Garcia Martinez, la pioggia ha iniziato a cadere a dirotto. Su
un altro sito dove non pioveva da tre anni, ha cominciato a piovere
intensamente ventiquattro ore dopo che l'ultimo albero era stato
piantato. Per quanto riguarda la zona nello stato di Oaxaca, che
racchiude le tre aree, ancora prima che la piantagione fosse
completata ha iniziato a piovere abbondantemente come nelle altre due
zone.»
Un'altra
osservazione importante: le precipitazioni misurate in ciascuna di
queste aree hanno interessato una superficie di trenta chilometri
attorno alle zone che sono state rimboschite seguendo le indicazioni
di Don José Carmen.
La
sua storia da vedere e da leggere.
La
sua storia è difficile per tutti da concepire, ma è anche molto
semplice. Aprire il proprio cuore per parlare alle piante
destabilizza la nostre pretese conoscenze scientifiche. Egli racconta
la sua storia nel libro-documentario
“El hombre que habla con las
plantas” (L’uomo
che parla con le piante).
Il
libro fornisce moltissime ricette e consigli che potrebbero
rivoluzionare il pianeta cambiando la mentalità umana: mettere
l'amore al posto del profitto immediato. Ecco alcune conoscenze che
Don José Carmen presenta nel libro:
•
Coltivare
senza utilizzo di pesticidi e raddoppiare la produzione agricola.
•
Utilizzare
in modo efficace 500 volte in meno di fertilizzante per ettaro.
•
Creare
piante non transgeniche e resistenti alle malattie.
•
Coltivare
su terreni salini.
•
E
sorprendentemente... far piovere!
Don
José Carmen racconta nel suo libro:
«All'inizio
ho cominciato a sedermi vicino alle piante ed ho iniziato ad
osservarle. Poi ho chiesto loro di aiutarmi. Sono convinto che le
piante hanno una forma di intelligenza che permette loro di
comunicare con noi, basta solo ascoltarle. A volte di notte sento che
le mie piante hanno sete, così vado nel mio campo e le innaffio fino
a quando non sono soddisfatte. È assurdo applicare alla lettera i
metodi di irrigazione perché, come gli uomini, ogni pianta è
diversa.»
Conclusioni
Non sarebbe
ora di riconsiderare i nostri metodi e le nostre tecniche? Eppure lo
sappiamo che ci stiamo dirigendo verso un vicolo cieco con le nostre
coltivazioni intensive cosparse di cocktail chimici e di veleni, come
i diserbanti, i pesticidi, i fertilizzanti chimici e i nitrati.
Il nostro
materialismo infantile che pretende di sapere tutto, ma che in realtà
ha tutto da imparare dalla vita e dall’osservanza delle leggi
cosmiche universali da cui tutti noi dipendiamo ma che non
rispettiamo, è basato su una scienza falsa al servizio del "Dio
Commercio". Osservate ciò che riesce a fare questo modesto
contadino messicano, Don José Carmen Garcia Martinez, che con il suo
amore per le piante, senza concimi chimici, rispettando unicamente le
leggi della natura come facevano i suoi antenati precolombiani,
mettendosi al servizio di queste leggi nella più pura umiltà, è
riuscito a coltivare ortaggi giganti e a moltiplicare la produzione.
La Monsanto e
tutti quelli che approfittano delle esigenze alimentari di questo
mondo, che hanno la pretesa di "salvare il pianeta" con i
loro OGM e con i loro pesticidi che rendono gli agricoltori
dipendenti, sono la dimostrazione concreta che i loro veri scopi sono
altri, e dovrebbero vergognarsi di vedere i loro risultati
confrontati con quelli di quest’uomo.
Quando
constatiamo i danni della moderna agricoltura sui nostri terreni, sui
nostri laghi e sui nostri fiumi, gli scienziati cerimoniosi,
abilitati, laureati, che giocano con le forze della natura, sono
paragonabili a quei bambini che giocano con i fiammiferi senza
riflettere sui pericoli che minacciano i loro fratelli umani tanto
quanto loro stessi.
Don José
Carmen Garcia Martinez ci ha dimostrato con il suo lavoro che la
sopravvivenza del pianeta, la nostra stessa sopravvivenza, passa per
il rispetto e l'amore verso la natura e verso tutti gli esseri che ci
vivono, e non per una gara sfrenata a vantaggio del profitto e
destinata a soddisfare gli appetiti voraci e bramosi di pochi.
È arrivato
il momento di ritrovare i veri valori, quelli che sono al servizio di
tutti, senza nessuna eccezione e verso tutti i regni: minerale,
vegetale, animale e umano. È questa sinergia di rispetto e di amore
da parte di tutti, così come l’equa condivisione, che ci darà
l’accesso ad un vero e proprio livello di benessere e di felicità
che attende solo noi, che attende solo che ci decidiamo ad accedervi,
senza aspettare che altri decidano per noi ciò a cui abbiamo
diritto.
Traduzione
dal francese a cura di Annawww.liberamente.com
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