Pochi
comprendono l’importanza del guru umano.
Nessuna
Scrittura può assolvere questa funzione.
Molte persone interpretano in modo errato il ruolo del guru, immaginando che egli debba essere soltanto un saggio insegnante, dotato di competenza nelle questioni spirituali e di famigliarità con le comuni trappole del sentiero.
Come
abbiamo detto in precedenza, non è insolito che i veri guru in India
pratichino maun, o il completo silenzio.
L’insegnamento
di un vero guru è soprattutto un trasferimento di coscienza.
Il
suo “lavoro” principale è quello di elevare il discepolo con il
suo magnetismo spirituale.
…accade spesso che il discepolo , pieno di domande, entri nella stanza dove è seduto il guru, ma scopra che in sua presenza, tutti i suoi interrogativi sono svaniti.
…accade spesso che il discepolo , pieno di domande, entri nella stanza dove è seduto il guru, ma scopra che in sua presenza, tutti i suoi interrogativi sono svaniti.
Il
motivo è che le domande vengono dall’intelletto, mentre il guru
emana vibrazioni di supercoscienza.
Quelle
vibrazioni soddisfano spesso gli interrogativi del discepolo, dandoli
silenziosamente le risposte che desidera oppure annullando il
desiderio stesso di porre domande, dato che la gioia e la pace che
sente in presenza del suo guru lo appaga completamente.
E’ importante essere fisicamente vicino al guru?
Non
necessariamente.
La
sintonia mentale è tutto.
Il
mio Guru ( si tratta di Yogananda) mi disse che anche un solo
contatto fisico con il guru può essere sufficiente per suggellare
quel legame.
Deve esserci, tuttavia – cosi egli mi disse – almeno
quell’unico contatto, che può avvenire con la meditazione di un
discepolo evoluto.
La vicinanza fisica al guru è certamente una grande benedizione.
La vicinanza fisica al guru è certamente una grande benedizione.
I brani sono tratti dal libro “L'Essenza della Bhagavad Gita
Commentata da Paramhansa Yogananda nei ricordi del suo discepolo Swami Kriyananda” di Swami Kriyananda
Crescita Reiki
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