L’amore-relazione di Giuseppe Boccia



L’amore-relazione
è da considerarsi la cosa più importante della nostra esistenza, ma nella maggioranza dei casi viene vissuta in modo disastroso, questo perché abbiamo l'idea che da qualche parte nel mondo esiste la persona su misura per noi. Così non perdiamo tempo nel costruirle e mantenerle passionali e vive, ma le cerchiamo fuori dal contesto relazionale esistente.

Essere nella relazione comporta la disponibilità ad investire tempo ed energie nelle persone, ma la paura e la convinzione che ci sia la persona giusta per noi creano sentimenti d’inadeguatezza e difficoltà nelle relazioni sentimentali che viviamo.
Per salvare un amore-relazione bisogna essere in due, occorrono la disponibilità a cambiare, il coraggio di venirsi incontro e la determinazione a correggere i propri errori. Ma spesso si è soliti riconoscere che la relazione vacilla ed è più facile non intervenire cercando fuori, scuse o distrazioni, così facendo si giunge a un punto che chiamiamo fine dell'Amore.

Ma in realtà ciò non è possibile, essendo esseri di luce in noi non può finire l'Amore, e che spostiamo l'attenzione all'esterno di noi e dalla relazione, condizionati da una cultura ormai narcisista, corriamo dietro a valori del tutto fuori dall'Amore.
Creando false illusioni di prospettive interiori, quindi si cerca nel sesso fuori dal contesto relazionale, nei soldi, nei viaggi, etc... ma ciò non riesce a renderci completi e felici.
Non si può costruire una relazione con chi non sa entrare in empatia con l'altro, e per entrarci dobbiamo metterci in discussione e cercare la nostra parte divina. E’ importante rendersi conto che una relazione d’amore passa attraverso la consapevolezza, che è un processo al quale tutti noi siamo chiamati ad aderire. Non c'è nessuno che in realtà ci può educare nell'amore. Semplicemente, ognuno di noi ha come modello di relazione quello genitoriale o societario. Essendo anch'essi non perfetti si crea l'illusione del principe azzurro o della principessa.
Ma un amore-relazione esige una costruzione costante e paziente da parte di entrambi, sperimentando difficoltà e impegno. L’incontro di due persone porta all'avvicinamento di pensieri, abitudini, linguaggi e simboli diversi, due mondi che si uniscono per divenire Uno. Sono due mondi che vengono in contatto e che richiedono coscienza, ma per arrivarci c'è bisogno che entrambi facciano un reale passo di consapevolezza dell'Amore.
Se vissuta in modo corretto, la relazione di coppia rappresenta un’esperienza di vera crescita spirituale.

Ci sarebbe molto da scrivere, ma per ora vi lascio con una Citazione di Erich Fromm



L’amore non è soltanto una relazione con una particolare persona: è un’attitudine, un orientamento di carattere che determina i rapporti di una persona col mondo, non verso un “oggetto” d’amore. Se una persona ama solo un’altra persona ed è indifferente nei confronti dei suoi simili, il suo non è amore, ma un attaccamento simbiotico, o un egoismo portato all'eccesso. Eppure la maggior parte della gente crede che l’amore sia costituito dall'oggetto non dalla facoltà di amare. Poiché non si vede che l’amore è un’attività, un potere dell’anima, si ritiene che basti trovare l’oggetto necessario e che, dopo ciò, “tutto vada da sé”.
Amare veramente una persona significa amare il mondo, amare la vita.
Se solo posso dire ad un altro “ti amo”, devo essere in grado di dire “Amo tutti in te, amo il mondo attraverso di te, amo in te anche me stesso”.

Giuseppe Boccia 

L’OMBRELLO GIALLO

L’OMBRELLO GIALLO 

(ovvero…Se quando piove sei triste… cambia ombrello!)

C’era una volta un paese grigio e triste dove, quando pioveva, tutti gli abitanti giravano per le strade con degli ombrelli neri. Sempre rigorosamente neri. E sotto l’ombrello tutti avevano una faccia aggrondata e triste. Come del resto è giusto che sia sotto un ombrello nero.
Ma un giorno che la pioggia scrosciava, proprio nell’ora di punta, si vide circolare un signore un po’ bizzarro che passeggiava sotto un ombrello giallo. 

Non insegnate ai bambini Giorgio Gaber


Non insegnate ai bambini 

In ciascun rapporto ci sono due metà


In ciascun rapporto ci sono due metà. 

Ciascuno è responsabile soltanto della propria metà. Non importa quanto siate vicini, o quanto pensiate di amarvi, è impossibile essere responsabili per ciò che si trova nella testa di un'altra persona. 
Se cerchiamo di essere responsabili per l'altra metà, il risultato è la guerra per il controllo. Allora è necessaria una scelta: 
creare una guerra di potere o fare gioco di squadra. Gli atleti di una stessa squadra giocano insieme, non uno contro l'altro. 
Se considerate i vostri rapporti , anche quelli romantici, come un gioco di squadra, tutto inizierà a migliorare. Nei rapporti con gli altri, come nelle partite, non è importante vincere o perdere. Si gioca per divertirsi. 
La generosità, la libertà e l'amore creano il rapporto più bello: un continuo idillio... 
(Don Miguel Ruiz

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