CISTITE:SPIA DI UNA FEMMINILITA' TRASCURATA


 CISTITE:

SPIA DI UNA FEMMINILITÀ TRASCURATA

Infiammazione della vescica, che può avere forma acuta, cronica, oppure recidivante. Si manifesta in genere con uno stimolo assai frequente a urinare, spesso accompagnato da bruciore uretrale. E'
dovuta perlopiù a infezioni da batteri (spesso di origine intestinale), ma anche ad allergie e traumi di origine sessuale.
In diversi casi non si riesce a riconoscerne le causa.
Che cosa vuol dire: Conflitto tra accettare o non accettare di lasciar fluire la vita.
La cistite ruota intorno al tema del lasciar scorrere le acque, del non trattenere i residui del metabolismo, del concedersi la cedevolezza necessaria per far accadere le cose in modo spontaneo. Chi soffre di cistite è una persona che, mentalmente, non è disponibile a cedere. Le pareti della vescica si infiammano, combattute fra l'evidente bisogno di lasciar andare le cose in modo naturale e la volontà di delimitarle, di controllare il flusso degli eventi.
Ma quali eventi?
Quelli che hanno a che fare con la simbologia delle acque:
la sessualità (acqua come libido che scorre), la femminilità (acqua come donna e madre), le origini (acqua come oceano primordiale o amnios), la spiritualità (acqua come materia sottile e trasparente) e la trasformazione (acqua come il fiume che scorre).
E' su questi temi che l'inconscio gioca la sua partita: 
da una parte la tendenza al controllo, dall'altra alla cedevolezza
E i sintomi parlano chiaro
lo stimolo e il bisogno di urinare più volte segnalano il bisogno di cedere e, al contempo, indicano la difficoltà dovuta al tentativo di controllo; il bruciore segnala la lotta fra l'acqua e il fuoco, il femminile e il maschile.
Chi è più a rischio:
- Donne con un profondo rispetto delle norme religiose: c'è quindi uno spiccato senso del peccato, inteso anche come peccato originale, e la concezione del sesso che oscilla tra l'idea dell'amore sublime e quella dell'atto sconcio e inaccettabile.
- Persone che fanno fatica a lasciar cambiare le cose, che vorrebbero mantenere inalterata la situazione presente, che, non lasciando scomparire i residui psichici (i ricordi, il vissuto, il quotidiano...) non riescono mai a rigenerarsi completamente. 
La cistite è spesso recidivante proprio per questo motivo, cioè l'incapacità a cambiare atteggiamento.
Suggerimenti:
- L'incontro con la cedevolezza è determinante:
lasciate che la vita scorra senza volerla condizionare, facendovi trasportare dagli eventi senza irritarvi  opporvi
.
- Un esercizio simbolico che si può effettuare è quello di immergervi nell'acqua di una piscina (
in estate al mare
) senza nuotare: a occhi chiusi, lasciate che il vostro corpo galleggi e venga trasportato dolcemente dalle onde, ascoltando la sensazione del corpo alla deriva e acquisendo fiducia nella "volontà dell'acqua". Così, per analogia, riprenderete familiarità con la vostra cedevolezza femminile.
Video: 


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E' indicata inoltre una terapia antinfiammatoria di tipo fitoterapico (ribes nero, macerato glicerico: 150 gocce al giorno in fase acuta, in un'unica somministrazione, per non più di tre giorni; proseguire con 50 gocce 2 volte al giorno per almeno un mese o due) associandola a tecniche corporee antistress.

fonte: Dizionario di psicosomatica - Istituto Riza di Medicina Psicosomatica

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