Il ladro che si insinua tra la folla cercando qualcosa da rubare, sente istintivamente quali sono le persone vigili, sveglie, e quelle semi-addormentate.
E qual è per lui l'indizio?
La luce.
Dalle persone sveglie emana infatti una specie di chiarore, e non sarà dunque con esse che il ladro se la prenderà.
Egli cerca quelle che sonnecchiano a occhi aperti, poiché in effetti queste sono immerse in una sorta di oscurità.
Allo stesso modo, le entità malefiche del mondo invisibile non assalgono colui nel quale sentono la luce, poiché sanno che saranno subito individuate e respinte.
Il termine “vigilanza” appartiene alla stessa famiglia di “vegliare”, “vigilia”, “sveglio”.
Essere svegli significa non dormire.
Ma cos'è che non deve mai dormire in noi?
La coscienza.
Il nostro corpo invece ha bisogno di sonno, e di questo non lo si deve privare.
Non dormire è una cosa, altra cosa è avere la coscienza sveglia.
Si può benissimo non dormire e avere una coscienza sonnolenta, così come si può dormire conservando comunque sveglia la propria coscienza.
La coscienza è come una lampada accesa.
Negli esseri molto evoluti questa lampada non si spegne mai, ed è per tale ragione che essi tengono sempre a distanza gli spiriti del male.
La coscienza è come una lampada accesa.
Negli esseri molto evoluti questa lampada non si spegne mai, ed è per tale ragione che essi tengono sempre a distanza gli spiriti del male.
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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