Se gettiamo un sasso in uno stagno, esso provoca una successione di onde concentriche che si dipartono in ogni direzione, iniziando dal punto di caduta del sasso stesso.
Similmente la luce di una candela spande le sue onde luminose nell’etere, propagandosi in ogni senso. Accade la stessa cosa quando un pensiero, sia esso buono o cattivo, sottile o grossolano, nasce nella mente di una persona.
Essa provoca delle vibrazioni nel Manas, la mente dell’individuo, che lo diffonde dappertutto.
Quale potrebbe essere il mezzo con il quale i pensieri possono essere trasmessi dovunque?
La spiegazione è semplice:
il Manas, la sostanza mentale, riempie tutto lo spazio che lo circonda e funge da veicolo per i pensieri, così come il prana è il veicolo per le sensazioni, come l’etere è il tramite del calore, della luce e dell’elettricità e come l’aria è il mezzo del suono.
L’etere nello spazio registra i pensieri
Potete muovere il mondo con la forza del pensiero.
Esso ha una grande potenza. Può venire trasmesso da un uomo all’altro.
I forti pensieri degli uomini saggi e dei Rishi (illuminati) sono tuttora registrati nell’Akasha, l’Etere Universale che pervade lo spazio.
Gli yogi, dotati di chiaroveggenza, sono in grado di percepire quelle immagini e quei pensieri e possono leggerli facilmente.
Siete circondati da un oceano di pensieri, vi galleggiate letteralmente, assorbendone alcuni e rifiutandone altri. Ognuno possiede il suo proprio mondo di pensieri.
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