Secondo un particolare studio dei centri sottili dell’uomo, che troviamo in molte tradizioni orientali come i sistemi tantrici ma anche in ambiti della tradizione occidentale (come alcune dottrine ermetiche) è possibile interpretare la complementarità della coppia uomo-donna. In questa chiave – che vedremo viene ripresa da molti autori anche recenti, alcuni dei quali in ambito medico e psicosomatico- l’uomo è visto come doppio polo “magnetico” (espressione da prendersi in senso puramente analogico). Del resto è noto che parlare di magnetismo o polarità fra i sessi è un fatto del tutto abituale e perfettamente assimilato persino nel linguaggio comune.
Questo polarità bio-energetica nell’uomo e nella donna si presenta invertita – fatto peraltro del tutto naturale per garantire la complementarità e quindi la reciproca attrazione. La legge è che qualsiasi cosa sia positiva nel maschile, sarà negativa in quello femminile; e qualsiasi cosa sia positiva nel corpo femminile, sarà negativa nel maschile. Ecco perché, quando si incontrano in un orgasmo profondo, è come se si fondessero in un unico organismo.
Ora se nell’uomo il centro attivo-positivo è nell’area genitale, sarà invece nel centro superiore che l’uomo sarà recettivo (alcuni autori pongono questo centro recettivo nella testa, ma è più proprio collocarlo nel petto). Viceversa la donna sarà recettiva nel centro genitale ed avrà invece polarità attiva nel centro superiore. Questa opposta modalità relazionale non ha solo a che fare con aspetti energetici o sottili, ma ha evidenti riflessi anche nella sfera psicologica del rapporto uomo-donna, tanto è profonda la portata di questo modello.
Secondo Nader Butto, medico e studioso di bioenergetica: “una donna innamorata sente che il suo petto è pieno di emozione. un uomo innamorato sente invece emozione sessuale. Questa dinamica è legata alla posizione inversa dei poli nell’uomo rispetto alla donna. Il passaggio energetico fluisce dal polo positivo a quello negativo e quindi dal bacino dell’uomo a quello della donna, e dal petto della donna a quello dell’uomo.”
Si potrebbe dire che la donna ama attivamente e gode passivamente; mentre l’uomo è attivo nella sfera del polo inferiore e gode ricevendo l’amore che la donna gli offre. Questo doppio livello di azione permette peraltro la chiusura di un “circuito”. Alcune simbologie di vasi alchemici in realtà alludono a questa specifica dinamica.
Non diverse sono le parole di un importante Maestro spirituale come Osho Rajneesh:
“Quando dico che un uomo e una donna sono due controparti di un unico insieme, intendo dire che sono complementari. E la complementarietà è possibile solo quando i loro poli opposti si incontrano. Osservate la questione in questo modo: nel corpo femminile la vagina è il polo negativo e il seno quello positivo. Questa è la linea magnetica: il polo positivo vicino al seno, il polo negativo vicino alla vagina. Per l’uomo il polo negativo è al petto e quello positivo al pene. Così, quando il petto maschile e il seno femminile si incontrano, il negativo e il positivo si incontrano; e quando i centri sessuali si incontrano nel coito, il negativo e il positivo si incontrano. Ora entrambe le linee magnetiche si incontrano ai poli opposti, ora si crea un cerchio – l’energia può fluire, l’energia si può muovere. Ma questo cerchio si verificherà solo quando un uomo e una donna sono in amore. Se non lo sono, allora saranno soltanto i loro centri sessuali ad incontrarsi – si incontreranno solo un polo positivo e un polo negativo. Ci sarà scambio di energia, ma lineare. Non si può creare un cerchio.” (cfr. “Il Libro dei Segreti” – commentario al Vijnana-Bahirava Tantra).
Anche secondo una lettura simbolica delle forme archetipiche del corpo umano il petto (centro cardiaco, in relazione anche col chakra del cuore) esprime questa differenza secondo il sesso. Scrive il noto studioso di simbolismo e religioni F. Schuon: ” [...] il petto, simbolo solare per eccellenza assume connotazioni diverse secondo il sesso; irradiamento nobile e glorioso in entrambi i casi, ma manifestanti la potenza nel primo caso, la generosità nel secondo” ( Dal Divino all’Umano,ed. mediterranee, pag.97).
Del resto aggiungerei che questa complementarità e polarità si ravvisa nelle stesse forme anche nel bacino: cosicchè noterei che il corpo dell’uomo (trapezio rovesciato) mostra un’espansione, simbolo in questo contesto di accoglienza e ricettività allo stesso modo che nel corpo della donna questa caratteristica si evidenzia invece nell’area del bacino.
La possibilità di creare questo tetrapolo magnetico -laddove l’atto sia completo e coinvolga tutte le funzioni e gli aspetti relazionali, non solo sessuale ma anche emozionale nel senso più ampio e complessivo- giustifica l’idea che l’atto sessuale stesso metta in circolo potenti energie (la stessa energia che lo psichiatra W. Reich chiamavaorgonica, la quale riteneva anche suscettibile di applicazioni radioniche e radioestesiche). In queste condizioni il sesso – che pure in molti sistemi medici tradizionali come la Medicina cinese è visto come fonte di consunzione per la base delle energie vitali, il Jing- d’altro canto può essere concepito e attuato come un grande catalizzatore energetico in grado di far andare in risonanza ed amplificare energie profonde del sistema umano, aumentando o almeno ottimizzando lo stato di salute (almeno su questo livello ci si limita a considerare l’aspetto salutistico).
Viceversa l’analisi bioenergetica del dott. Butto si spinge persino a considerare gli aspetti piscopatologici dei blocchi energetici dei centri o chakra, e quindi ad avanzare possibili spunti terapeutici, ampliando quindi la portata medica di questa teoria alla psicopatologia sessuale.
Del resto anche la medicina cinese contempla l’idea che l’unione dell’uomo e della donna metta in “cortocircuito” le correnti dei meridiani Du mai (yang) e Ren mai (yin) di entrambi i partner, come evidenziato dalla seguente immagine
Il tutto svolge il ruolo di benefica mobilitazione energetica lungo questi due importantissimi canali. Più oltre vi sono gli aspetti tecnici legati a specifiche pratiche taoiste (che esulano dall’ambito strettamente medico) essendo rivolte a specifiche e diverse finalità.Va notato che le prescrizioni normative di molte religioni, rivolte contro forme “altre” di sessualità avevano per scopo non quello di incentivare alla procreazione come ignorantemente supposto da molti -in buona o malafede. Del resto il dovere a procreare, esplicito in alcune religioni, poteva essere comunque adempiuto. Tuttavia anticamente vi era un continuum di dottrine mediche, energetiche, spirituali, alle quali l’Uomo delle civiltà tradizionali attingeva. Le prescrizioni etiche attingevano a questo patrimonio di conoscenze. Perciò, anche nelle relazioni sessuali fra l’uomo e la donna era vista (oltre a una funzione eventualmente elevativa) anche una componente di saggia e salubre gestione delle energie sessuali. L’impiego corretto di queste energie è una fonte di salute bio-psico-fisica e suscettibile di aprirsi anche a livelli superiori del complesso umano.
Nota bibliografica Oltre al testo citato di Osho, di cui sono presenti diverse edizioni, segnalo “La Medicina Universale e il Settimo Senso” di Nader Butto, ed. mediterranee. L’immagine dei due meridiani Ren mai e Du mai della coppia durante l’amplesso è tratta da “I fondamenti della medicina cinese” di G. Maciocia.Per il lettore desideroso di altri approfondimenti segnalo anche le opere di F. Bardon e Randolph sul sesso, che però non essendo autorità in campo medico, preferisco non citare in questo contesto. Chi volesse ha già spunti sufficienti per integrare autonomamente questa ricerca.
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